Sono di nuovo davanti ai cancelli a protestare i lavoratori della Sicar di Carpi e sono determinati a rimanerci finché non avranno ottenuto il rispetto dell’accordo sottoscritto il 22 marzo scorso presso la sede della Provincia. La situazione si sta facendo tesa in queste ore, perché oltre a presidiare i cancelli aziendali (in via Lama 30 Carpi), alcuni lavoratori proprio in queste ore stanno presidiando anche l’interno dell’azienda.

Nella giornata odierna, lunedì 10 maggio, doveva essere corrisposta alle lavoratrici ed ai lavoratori la prima erogazione di almeno €1000 previsti a titolo di anticipazione mensile di Tfr e spettanze varie previste dall’accordo. Ciò però non è avvenuto e, al momento – comunica Fiom/Cgil Carpi – non sono chiare le ragioni del mancato rispetto.

Si va da voci che sostengono che non ci siano i soldi, a motivazioni politiche legate alla volontà dell’ azienda di consegnare ai lavoratori ora la lettera di licenziamento, senza data, della risoluzione del rapporto di lavoro. Ciò è inaccettabile – aggiunge il sindacato –  perché se così fosse i lavoratori si vedrebbero negata la possibilità di impugnare il licenziamento nel caso in cui l’azienda non rispettasse i termini dell’ accordo.

Lavoratrici, lavoratori, RSU e Fiom/Cgil si aspettano il rispetto dell’accordo, ottenuto faticosamente dopo 50 ore di sciopero e con un presidio ininterrotto dal 31 dicembre 2009 al 22 marzo 2010. In caso contrario sono determinati a proseguire nelle lotte.

(Rsu Sicar – Fiom/Cgil Carpi)