“La gestione del Bilancio 2009 è stata contrassegnata da due elementi fondamentali: in primis la crisi che, nel corso dell’anno da finanziaria è diventata anche economica, incidendo sul nostro territorio e sulla sua capacità di creare ricchezza, e che ha reso indispensabili atteggiamenti di grande cautela nelle scelte di bilancio, con l’obiettivo di ridurre al minimo le aree di rischio. Inoltre si è verificata una situazione di incertezza sull’entità e i tempi con cui le somme dovute dallo stato centrale vengono trasferite al nostro Comune. Questi due elementi hanno comportato un deciso intervento in sede di assestamento a settembre, finalizzato al mantenimento del pareggio di Bilancio. In particolare si è applicato tutto l’avanzo di amministrazione e fatto ricorso a parte delle entrate derivanti dall’alienazione di una quota di Aimag spa (che ha permesso un introito per le casse comunali di 10,9 milioni di euro, e che sono serviti tra l’altro ad estinguere anticipatamente mutui della Cassa Depositi e Prestiti per 6 milioni di euro e accenderne altri a tassi più vantaggiosi, ndr.) per mantenere l’equilibrio di parte corrente”. Così l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha esordito nel corso della seduta di ieri, 29 aprile, del Consiglio comunale di Carpi, presentando il Rendiconto 2009 dell’amministrazione locale.

“Lo sforzo si è concentrato ovviamente – ha continuato Caruso – sulle entrate per mancati trasferimenti dell’ICI (387.000 euro), ma si è anche reso necessario ridurre un credito verso lo Stato risalente al 2004 per 240.000 euro. Quest’ultimo credito, dell’importo complessivo di 1,24 milioni relativo al Fondo sviluppo investimenti non è più finanziato: da parte del nostro ente è stata ripetutamente richiesta la reiscrizione al Ministero degli Interni ma ad oggi le somme non trovano copertura nel Bilancio dello Stato, da qui la riduzione ad 1 milione di euro. Anche le entrate tributarie sono state ridimensionate, con particolare riferimento all’addizionale IRPEF 2007. La radiazione del residuo è pari a 111.000 euro, importo che potrà apparire modesto, ma estremamente significativo se inquadriamo il problema nella sua interezza, versato comunque dai cittadini carpigiani e non tornato alla città”.

“Il Consuntivo della gestione 2009 si presenta con un avanzo di amministrazione di 360.368 euro – ha continuato Caruso – mentre la spesa corrente è scesa del 2,41% rispetto al 2008, attestandosi a 55,368 milioni di euro: il risultato è stato raggiunto con l’utilizzo di risorse straordinarie pari a 5,257 milioni, ben 1,659 milioni in più del 2008 (+46%). Gran parte di queste sono state sottratte agli investimenti. Ma quel che è grave è la necessità di ricorrere a queste risorse straordinarie dovute ai mancati trasferimenti a vario titolo dallo Stato; a conti fatti mancano all’appello infatti 2.599.000 euro da riduzioni sul 2008 e 2009 per mancato riconoscimento dell’ICI, costi della politica, IVA sui servizi esternalizzati; 697.000 euro da minori trasferimenti ICI sui fabbricati di categoria D; 240.000 euro dal fondo investimenti 2004 e restano anche incertezze su 1 milione di euro ancora iscritto a residuo; 612.500 euro infine sono la minore Addizionale IRPEF non riversata di competenza 2007, per un totale di 4.148.000 euro”.

Riguardo agli Investimenti l’importo impegnato l’anno scorso è stato pari a 12,564 milioni di euro, cui vanno aggiunti interventi sull’edilizia scolastica eseguiti dall’Unione delle Terre d’argine per arrivare ad un totale di circa 16.250.000 euro. Per finanziare gli Investimenti nel 2009 si è fatto ricorso ad un’emissione di prestiti obbligazionari del Comune per un ammontare di 2 milioni (destinati all’acquisto di alloggi ERP) e dell’Unione Terre d’argine pari a 3.670.000 euro per l’edilizia scolastica. Importante anche l’ammontare dei contributi di altri soggetti, pari a circa 3.353.000 euro, tra cui spiccano quelli per la realizzazione del Parco Eco-Tecnologico di Fossoli (300.000 euro) della Fondazione Cassa Risparmio di Carpi; inoltre 400.000 euro per l’acquisto dell’archivio Labirinto della Moda e 800.000 relativi al Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale 2007-2013 (POR FESR); da non dimenticare il contributo regionale di 748.543 euro e quello di ASP Terre d’argine di 348.500 per la sopraelevazione della casa protetta Il Carpine, oltre ai contributi di ACER per 460.355 euro per il finanziamento dell’acquisto di alloggi ERP.

Fra gli interventi finanziati sono da rilevare in particolare l’acquisto dello stabile per la realizzazione del Parco Eco-Tecnologico per 300.000 euro; quelli in infrastrutture per 4.547.000 euro, che comprendono l’allargamento di via Griduzza (1 milione di euro), e manutenzioni straordinarie sulle strade (per 1,465 milioni); investimenti del settore Assistenza Sociale/Casa per un importo di 3.957.000 euro con la sopraelevazione de Il Carpine (1.497.000) e l’acquisto di alloggi ERP per 2.460.000 euro. E’ doveroso infine evidenziare gli investimenti sull’edilizia scolastica (eseguiti dall’Unione Terre d’argine) tra i quali la realizzazione della nuova scuola elementare di Santa Croce per 2.500.000 euro, la ristrutturazione della Scuola primaria Fanti per 800.000, la ristrutturazione della secondaria di primo grado A. Pio per 370.000. Da parte dell’Unione sono state inoltre effettuate manutenzioni straordinarie su diversi edifici scolastici finanziate da trasferimenti del Comune per 525.000 euro.

“Il Patto di Stabilità – ha concluso Caruso – è comunque stato rispettato, così come è stata diminuita a norma di legge la spesa per il personale (del 4.25%, ndr.) mentre è aumentata del 17% la spesa per il Sociale”.

Il primo ad intervenire dopo la relazione dell’assessore è stato il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune, Giovanni Ravelli, che si è occupato come da prassi di seguire la costruzione del documento programmatico dell’ente locale e la rendicontazione del Bilancio, verificandone l’adesione ai principi contabili e il risultato dell’equilibrio dei conti comunali. Ravelli ha sottolineato come la Corte dei Conti non abbia segnalato rilievi sostanziali, come Carpi non abbia debiti fuori bilancio, né abbia ‘in pancia’ strumenti derivati. Le casse municipali hanno visto ridursi lo stock di debito da 49 a 41 milioni di euro, anche se è aumentata fino al 62,66% la percentuale di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti, avvicinandosi al limite del 75% concesso ai Comuni; valore che evidenzia la difficoltà del nostro come di altri enti locali nel fare ‘quadrare i conti’ in questo difficile frangente economico-finanziario.

A seguire è intervenuto il consigliere del Pd Paolo Zironi, che ha ricordato i dati negativi dell’economia italiana e continentale, come il Bilancio comunale regga sul versante sociale nonostante l’aumento delle richieste e come lo Stato mortifichi le amministrazioni locali tagliando i loro investimenti. Il collega del PdL Cristian Rostovi dal canto suo ha criticato le parole di Zironi ribadendo come l’Italia stia meno peggio di altri. “Smettetela di dirci come dobbiamo governare, non è la sede questa per fare proposte visto che stiamo esaminando un Consuntivo. Chiedete il dialogo agli altri gruppi ma fate comunque come vi pare e quindi votatevelo da soli”. Le parole di Rostovi sono state stigmatizzate dalla consigliera Maria Viola Baisi (Pd) che ha ribadito come il Bilancio comunale sia sano e pulito nonostante le minori entrate a causa dei tagli statali. Lorenzo Paluan (Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc) ha criticato invece il Comune perché da anni “vende il territorio per finanziare la spesa corrente con gli oneri di urbanizzazione. Inoltre si sono fatte spese per investimenti non prioritari come l’acquisto delle case da destinare all’ERP e il Parco Eco-Tecnologico di Fossoli. Non si è fatto un ragionamento di gestione economica e possibili risparmi sulla bolletta energetica dell’ente potrebbero essere realizzati investendo di più sulla green economy”.

Critiche all’operato del Governo sono poi giunte dal consigliere Pd Roberto Arletti mentre il collega Roberto Benatti (PdL-Gc) ha chiesto, visto che a suo parere i 4 milioni di entrate previste nel 2010 per gli oneri di urbanizzazione erano sovrastimati, chi coprirebbe l’eventuale buco di bilancio. Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha invece sottolineato come la nascita del nuovo gruppo di Benatti-Lamma definisca un indebolimento del PdL locale e come le caratteristiche del Bilancio del Comune invece mostrino una gestione responsabile dell’ente in un frangente difficile. Il Sindaco Enrico Campedelli ha poi preso la parola per ribadire come si siano spesi circa venti milioni di euro nel 2009 tra Sociale e Scuola, anche sostituendo in questo lo Stato, mantenendo un impegno preso con i cittadini; ha poi ricordato come il sistema degli enti locali per famiglie e imprese si stia impegnando a differenza dello Stato, e che sugli investimenti in campo energetico il ragionamento assieme ad Aimag è avviato, ad esempio destinando scuole ed edifici pubblici ad ospitare sistemi fotovoltaici. “Sono per un federalismo anche spinto – ha concluso – ma vediamolo nei suoi capisaldi e assieme alla riforma degli enti locali e delle istituzioni, altrimenti non si va lontano. Magari diminuendo anche il numero dei comuni esistenti”.

E dopo che l’assessore Caruso ha risposto a Benatti che non esclude in corso d’anno di arrivare ad una ridefinizione al ribasso degli introiti attesi da oneri di urbanizzazione si è giunti al momento del voto, quando il Rendiconto 2009 ha ottenuto l’assenso di Pd e Idv, il no di Lega nord Padania, PdL-PdL-Gc e Lorenzo Paluan: erano assenti i rappresentanti di ApC.