Dopo 5 giorni di sciopero ad oltranza solo nell’ultima settimana, la situazione alla Bedini 1955 rimane molto critica, e Fiom, Rsu e lavoratori faticano a vedere soluzioni positive alla vertenza.

In particolare – comunicano Rsu Fiom/Cgil e Fiom/Cgil Modena – si chiede il pieno rispetto dell’accordo sottoscritto il 1° aprile che l’azienda continua a non rispettare nei punti principali. In particolare nel pagamento del salario di marzo (che l’azienda vorrebbe dilazionare in 4 rate), e sui nuovi investimenti in macchinari e attrezzature importanti per la normale attività di produzione. Inoltre, sinora non è stato dato corso alla manutenzione ordinaria degli impianti, né alla pulizia di uffici, bagni e locali che si presentano in condizione di igiene inaccettabili.

I rappresentanti dell’azienda – continuano Rsu e Fiom/Cgil – stanno facendo pressioni inaccettabili nei confronti dei lavoratori e della Rsu, intimando più volte di smettere di scioperare, e cercando di dividere i lavoratori fra di loro, mettendo gli addetti in produzione contro gli impiegati. Al momento poi non ci sono segnali concreti di reintegrare l’addetto commerciale settore Italia, licenziato in tronco la scorsa settimana. Il reintegro del lavoratore è per Fiom e Rsu, il punto di partenza per qualsiasi ripresa della trattativa.

Lunedì prossimo, 26 aprile, vi sarà un incontro importante nella sede di Api alle ore14, con i rappresentanti della proprietà dove verrà richiesto il reintegro formale e immediato del lavoratore, e il rispetto degli accordi, il ricorso agli ammortizzatori sociali per garantire le maggiori tutele ai lavoratori. In caso di mancate risposte – concludono le Rsu Fiom e Fiom/Cgil Modena – lavoratori e Sindacato continueranno il presidio permanente davanti ai cancelli e il blocco di tutte le merci in entrata e in uscita per paralizzare ogni attività produttiva.

(Fiom Cgil Modena,  Rsu Fiom/Cgil)