Testare la risposta dell’Ospedale di San Giovanni in Persiceto ad una maxiemergenza che comporti un elevato flusso di pazienti. Questo lo scopo della simulazione di afflusso massiccio di feriti all’ospedale “SS. Salvatore” di San Giovanni in Persiceto, che avrà luogo mercoledì 24 marzo, a partire dalle 14.

La simulazione non comporterà alcuna sospensione o interferenza con l’attività ordinaria dell’Ospedale e coinvolgerà 30 operatori tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Parteciperanno le Associazioni di volontariato della Pubblica Assistenza di Crevalcore e della Croce Rossa Italiana che, oltre ad essere coinvolte nei soccorsi, metteranno a disposizione 25 attori che reciteranno nel ruolo di feriti. È previsto anche il supporto del nucleo operativo dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

L’obiettivo è riprodurre fedelmente una maxi emergenza in tutte le sue fasi, in maniera da migliorare al massimo la capacità di adottare scelte adeguate in tempi stretti.

Il Piano di Emergenza Interno per Massiccio Afflusso di Feriti (PEIMAF) dell’Azienda USL di Bologna prevede che, in caso di maxiemergenze, i feriti siano indirizzati prevalentemente all’Ospedale Maggiore di Bologna. Esistono, tuttavia, concrete possibilità che anche gli ospedali dell’area metropolitana siano coinvolti nella gestione complessiva dell’evento. Il PEIMAF prevede, infatti, che l’ospedale di San Giovanni in Persiceto svolga funzioni da ospedale di triage. Un ospedale, cioè, che per la sua connotazione strutturale si trovi nella impossibilità di garantire la completezza del percorso clinico, ma sia in grado di contribuire comunque alla gestione della maxiemergenza, svolgendo compiti di stabilizzazione primaria, rivalutazione clinica e trasferimento dei pazienti verso altre sedi di cura.

La realizzazione del PEIMAF in tutta l’Azienda USL di Bologna è iniziata nel 2009 con l’Ospedale “Dossetti” di Bazzano e sarà estesa progressivamente a tutti gli ospedali dell’Azienda.