Siglati in questi giorni i contratti di solidarietà in due importanti aziende del distretto carpigiano, la Angelo Po di Carpi e la 2B Box Docce di Soliera, per fronteggiare la situazione di crisi ed evitare i conseguenti esuberi.

Grazie ad accordi raggiunti dopo un serrato confronto avuto con le direzioni aziendali delle due realtà produttive, Fiom/Cgil e le rispettive Rsu sono riusciti ad evitare la perdita di 60 posti di lavoro che si sarebbero tradotti in altrettanti licenziamenti.

I due accordi hanno avuto un percorso parallelo anche se con tempi diversi. La Angelo Po di Carpi attraversa difficoltà di mercato dal 2009, ha fatto ricorso a periodi di Cigo, e perdurando le difficoltà nel 2010 si è trovata nella necessità di rimodulare l’organizzazione del lavoro sulla base di volumi e mix produttivi, dichiarando così 25 esuberi di personale. Sindacato, Rsu e azienda hanno però deciso di salvaguardare tutti i postidi lavoro e mantenere all’interno del ciclo produttivo tutte le professionalità (anche a vantaggio dell’efficienza aziendale), con il ricorso a contratti di solidarietà per 12 mesi per 126 dei 220 addetti complessivi, che prevedono una riduzione media dell’orario di lavoro del22,5 %.

Condizioni analoghe per la 2B Box Docce di Soliera, azienda che occupa oltre un centinaio di lavoratori. Fin dalla fine del 2008 e per tutto il 2009 ha subito gli effetti pesanti della crisi economica, subendo unconsiderevole calo dei volumi produttivi, affrontati anche in questo caso, con il ricorso a lunghi periodi di Cigo.

Per il 2010, avendo esaurito le 52 settimane di Cigo, dopo un serratoconfronto, si è giunti a siglare l’accordo per 12 mesi di contratti solidarietà che prevedono una riduzione massima del 50% dell’orario di lavoro per 72 lavoratori, evitando in questo modo i 35 esuberi dichiarati.

La Fiom-Cgil e le Rsu nel ribadire la soddisfazione per il risultato raggiunto in entrambe le aziende con i contratti di solidarietà, ribadiscono l’urgenza di una riforma degli ammortizzatori sociali e si associano alle richieste della Cgil nazionale al Governo, di raddoppiare la Cigo da 52 a 104 settimane, ritornare al massimale dell’80% ed estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori, compresi i precari e quelli che finora ne sono esclusi.

(Fiom/Cgil Carpi)