bilancio_partecipato2Il tradizionale appuntamento natalizio con la stampa per la presentazione del bilancio di previsione, si è svolto ieri sera, giovedì 3 dicembre, nella sala del miniautodromo Jody Scheckter, di proprietà comunale, ospiti dell’associazione Racing Mini Car che lo gestisce e che dal 1997 lo ha trasformato in uno dei più importanti e attrezzati circuiti europei, per automodelli radiocomandati, sia elettrici che a scoppio, frequentato da appassionati di diverse nazionalità e dalle case produttrici del settore. L’impianto comprende una pista di 297 metri lineari, 4,50 metri di larghezza, con un palco di guida in tribuna, un sistema di cronometraggio elettronico, telecamere a circuito chiuso, un paddok di 500 metri pavimentati, 22 banchi di lavoro per 132 concorrenti, tribune per 300 persone e parcheggio per 150 autoveicoli.

L’ECONOMIA

Il sindaco Claudio Pistoni ha illustrato le linee generali che hanno motivato le scelte di bilancio.

Non è più sufficiente stringere i denti e utilizzare gli ammortizzatori sociali per cercare di superare il momento negativo. La crisi sarà lunga e la produzione si assesterà sui livelli attuali. Ciò significa che le imprese dovranno ristrutturarsi sugli attuali indici attraverso dismissioni, chiusura di impianti, riduzione di produzione e calo di addetti.

Le imprese subiscono cali di produzione e fatturato varianti fra –30% e –70%. In questo contesto e nella previsione di tempi lunghi per la ripresa, le aziende del nostro comprensorio si ristrutturano con l’obiettivo di rendere sostenibili i livelli attuali di fatturato, anche perché una riduzione produttiva strutturale nel distretto era prevista per l’aumento dei competitor e per l’internazionalizzazione in corso. Un aspetto positivo è che il calo demografico registrato negli anni Novanta, influenzerà il mercato del lavoro. E’ un calo di cinquantamila persone a livello provinciale che, in una situazione congiunturale diversa, avrebbe provocato nuovi flussi migratori; nell’attuale situazione può invece alleggerire le liste ai Centri per l’Impiego. Si aggiunge all’aumentata disponibilità ad accettare un impiego nel settore dei servizi alla persona, fino ad oggi appannaggio degli stranieri.

Se dal Governo non emergono linee strategiche di politica industriale, è necessario individuarle e perseguirle a livello territoriale coinvolgendo regione, provincia, comuni, sistema delle imprese, organizzazioni del lavoro in un confronto serrato, senza corporativismi e campanilismi

Non si parte da zero. Sono già stati individuati gli strumenti di eccellenza in grado di produrre uno sviluppo di qualità: il Polo della ricerca e della innovazione, Democenter, l’Università, Cerform. E’ cresciuta la consapevolezza che è indispensabile mettere in campo una governance territoriale in grado di comprendere tutti i protagonisti. La crisi e le contingenze politiche devono spingere verso la loro concreta realizzazione, non a frenarla.

Ora è necessario definire per il distretto e per la nostra regione una politica industriale che sappia attirare e indirizzare gli investimenti, muovendo contestualmente in più direzioni, perché c’è bisogno sia di evolvere il sistema di imprese esistenti, sia di creare nuove forme d’impresa e in nuovi settori, aumentando così l’offerta di lavoro e di commesse.

Prospettive interessanti possono derivare dalla capacità di sfruttare settori della filiera ceramica non ancora adeguatamente sviluppati, in particolare nei servizi e nel terziario avanzato, come il settore della posa con la possibilità di offrire la ceramica con inclusa la messa in opera, o il settore del trasporto e della consegna, finora a carico dei clienti, che potrebbe essere razionalizzato fornendo opportunità di risparmio e un migliore servizio.

Resta comunque indispensabile aprire nuovi orizzonti di investimento agli imprenditori, chiamare nuova imprenditoria, favorire l’imprenditoria dei giovani, individuare opportunità di diversificazione soprattutto in quei settori che possono sfruttare un distretto con una rete d’indotto all’avanguardia. Potrebbe rivelarsi utile la realizzazione di in incubatore di idee e di imprese in grado di elaborare nuovi prodotti che possano diventare business e lavoro, partendo dalla selezione di idee, progetti, materiali e processi innovativi. L’incubatore di idee e di imprese sarebbe sinergico e non alternativo ai progetti per l’innovazione, la ricerca e al sistema del trasferimento tecnologico, arricchendo ulteriormente il sistema innovativo di supporto alla rete economica del territorio. Potrebbe aiutare i giovani ad assumersi la responsabilità di essere imprenditori, supportandoli nelle fasi preliminari e iniziali; potrebbe offrire una opportunità di mettere in circolo capacità, professionalità, esperienza e competenze ancora spendibili di manager, dirigenti, tecnici marginalizzati o espulsi dal mondo del lavoro. Potrebbe promuovere la green economy, fondata sulla ecosostenibilità, un volano di sviluppo perché la difesa dell’ambiente crea mercato e ritorni economici. E’ particolarmente appetibile per il nostro distretto della ceramica, solidamente all’avanguardia nelle tecnologie e nella ricerca sui materiali. Il futuro sarà condizionato dai costi per l’energia, dalla necessità di ridurre drasticamente le emissioni, dai consumatori sempre più attenti all’ecologia e alla responsabilità sociale d’impresa.

IL COMUNE

La necessità di ristrutturare a causa della crisi non è soltanto un onere delle imprese, ma colpisce anche tutte le pubbliche istituzioni perché si riducono le entrate e aumentano le spese per sostenere famiglie e imprese.

Il Comune di Fiorano Modenese è chiamato da un lato a fornire risposte straordinarie ad un crescente numero di cittadini che non hanno reddito. Sono già più di trenta le famiglie che non riescono a pagare l’affitto e ottanta quelle che hanno smesso di pagare le bollette, mentre emergono situazioni estreme. Il rischio è che nel 2010 le forze e le risorse non siano più sufficienti. Ciò nonostante nel triennio 2009/2011 ai comuni il Governo chiede un contributo al risanamento della finanza pubblica pari a 5 miliardi, che si aggiunge alla riduzione dei trasferimenti, all’aumento fisiologico dei costi, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego. I vincoli del Patto di stabilità impediscono di mettere in campo risorse per investimenti che risultano paralizzate nelle casse comunali invece di contribuire alla ripresa economica del Paese. Il Comune di Fiorano ha risorse bloccate a causa del Patto di stabilità, che non possono essere spese in investimenti, per un valore di 800.000 euro.

Non basta più adattare l’organizzazione della struttura comunale di Fiorano alla crisi, mantenendo gli stessi servizi e nel contempo cercando di andare incontro alle esigenze della famiglia con dotazioni straordinarie e progetti specifici. Come ogni impresa di questo distretto, anche il Comune di Fiorano ha la necessità di riorganizzarsi per rendere la propria struttura e il proprio bilancio compatibili con la realtà che si è venuta a creare e che non si modificherà sostanzialmente nei prossimi anni. Abbiamo bisogno di riorganizzare il comune e rivedere i servizi prendendo atto di avere a disposizione minori entrate e quindi di potere effettuare minori spese. Bisogna mettere in fila le esigenze e scegliere le priorità, evitando tagli traumatici. Come una persona per dimagrire cerca di calare uniformemente nel corpo e non si taglia un braccio o una gamba per essere più leggero sulla bilancia, così il Comune di Fiorano, confermando la priorità alle politiche sociali ed educative, vuole individuare in ogni settore ciò che è “sostanza” ed è importante da salvare, per non impoverire la comunità, ma rendendolo “più piccolo” in attesa di tempi migliori. Ad esempio non si vogliono cancellare manifestazioni come il Maggio Fioranese o la Fiera di San Rocco, seppure in un’ottica di risparmio e di sostenibilità di bilancio, perché rappresentano una ricchezza economica e culturale che è giusto salvaguardare e traghettare.

Si conferma la volontà e la necessità di continuare a lavorare insieme per ottenere l’ottimizzazione delle risorse e la qualità dei servizi a beneficio dei cittadini, in un’ottica di sviluppo verso l’Unione dei Comuni, con la prospettiva di allargare la collaborazione anche ai quattro Comuni della montagna. E’ necessario farlo in chiarezza, non di anno in anno, ma su base quinquennale.

Per misurarsi con la complessità contemporanea, la macchina comunale non può limitarsi a una ristrutturazione una tantum, ma deve fare dell’innovazione la sua caratteristica, partendo dalla consapevolezza che tutte le opportunità offerte dal territorio possono e debbono essere valorizzate, evitando al comune di gestire direttamente ciò che già esiste, ma studiando le modalità per sviluppare una rete basata su competenze e professionalità in grado di offrire il servizio migliore ai cittadini.

I NUMERI DEL BILANCIO

Il bilancio di previsione 2010 si basa sulla previsione di entrate per 16.248.161 euro ed altrettanti di spese.

Le entrate deriveranno per il 13,9% da alienazioni, trasferimenti di capitale; per il 3,5% da mutui e Boc; per lo 0,7% dall’avanzo di amministrazione; per il 46,4% da entrate tributarie, per il 25,6% da entrate extratributarie e per il 9,9% da contributi e trasferimenti correnti. Fiorano ha una autonomia finanziaria pari all’87,93%. Le entrate tributarie ammontano 9.388.200 euro dei quali l’89,47% deriva dall’Ici.

La spesa è composta all’80,35 da spese correnti, dal 14,2% da spese in conto capitale e dal 5,5% da spese per rimborso di prestiti. La spesa corrente è destinata per il 28,6% al persone, per il 10,3% all’acquisto di beni di consumo, per il 32,8% per prestazioni di servizi, per il 17,3% per trasferimenti, per il 4,3% per interessi passivi e per il 3,1% ad altre spese.

Nei servizi a domanda individuale la percentuale di copertura varia dal 15,34% del trasporto scolastico al 50,61% delle mense scolastiche

INVESTIMENTI

La crisi sta determinando un calo nelle entrate di rette e tariffe e, a Fiorano, gli oneri di urbanizzazione, destinati in parte al bilancio corrente e in parte agli investimenti, hanno prodotto un minor gettito di quasi un milione di euro nel biennio 2008-2009 e nel 2010 si prevede un calo da 300.000 a 500.000 euro. Ciò nonostante l’amministrazione comunale ribadisce l’impegno a confermare la somma destinata agli investimenti per sostenere l’economia locale e per non ridurre ulteriormente le manutenzioni, che dimostrano segni di sofferenza. Lo fa attraverso una apertura di credito da parte della Fiorano Gestioni Patrimoniali e attraverso l’alienazione del patrimonio che non è considerato strategico: gli ambienti di Via Nilo, la Casa del Cappellano, gli uffici di Piazza de’ Gasperi.

La qualificazione e la rivitalizzazione del centro storico di Fiorano prosegue con la realizzazione della nuova sede di biblioteca, ludoteca, archivio storico e centro per famiglie in Via Pellico e a Villa Frigieri. Sarà completato il piazzale della Basilica con l’intervento di consolidamento del Parco della Rimembranza e la realizzazione di un monumento bronzeo a Giovanni Paolo II. Sono stati approvati gli interventi di Poc all’area di Viale della Vittoria ex Fornace Cuoghi e all’area dove oggi sorgono i vecchi capannoni della ceramica Edilgres. A Fiorano Ovest è in fase di realizzazione il recupero attraverso il Poc dell’area Ex Ragno.

E’ avviata la fase di realizzazione dell’intervento che darà a Spezzano una nuova piazza nella quale si pensa di insediare anche la farmacia comunale. La vicina casa colonica diventerà edificio comunale destinato a sede del Comitato di San Rocco e a centro per attività giovanili. Sono in corso i lavori nel comparto Motta sud. Stanno per iniziare a Ubersetto i lavori che porteranno modifiche sostanziali al suo centro e ne faranno una comunità urbana con servizi adeguati.

E’ in fase di confronto una definizione dell’intervento nel comparto dell’ex Cisa-Cerdisa, con funzioni di commercio specializzato, pubblici esercizi, attrezzature di interesse pubblico, sedi di enti pubblici, residenza e servizi, creazione di un parco, qualificazione della viabilità, da realizzare attraverso un Poc intercomunale.

Nonostante le difficoltà, c’è la necessità di migliorare la manutenzione di piazze e strade, con interventi più incisivi per il verde pubblico. Verrà data priorità alle opere per la sicurezza come il Ponte sul Fossa a Torre delle Oche; agli interventi di valorizzazione del territorio per promuovere l’economia come la biblioteca che porterà in centro i suoi tremila iscritti; all’utilizzo di contributi che altrimenti sarebbero dirottati ad altre sedi come l’intervento di Ca’ Rossa e il progetto Manodopera; a interventi per la riqualificazione del patrimonio Erp in Via Poliziano.

La riqualificazione dei quartieri prosegue: saranno realizzati i marciapiedi in Via Nirano all’altezza dell’Oratorio San Rocco e in Via Ghiarella alta, un parcheggio a Ubersetto, una rotatoria prefabbricata fra le vie Stazione e Sacco e Vanzetti, perché l’intersezione è pericolosa e causa di incidenti, le asfaltature di strade e piazze, la realizzazione di una pista ciclabile a Ubersetto. Nel lungo elenco di manutenzioni straordinarie necessarie alla rete viaria, sono state ritenute prioritarie e inserite a bilancio nel 2010, le manutenzioni straordinarie nelle vie Ruvinello e XX Settembre, mentre di Via Parini vanno prima di tutto decise le funzioni future per intervenire di conseguenza. A Nirano sarà realizzato il parcheggio a servizio della chiesa parrocchiale. Per i cimiteri verrà data priorità all’ampliamento di Spezzano e a manutenzioni straordinarie sia a Spezzano che a Fiorano. Saranno effettuati interventi straordinari di manutenzione del verde pubblico, la riqualificazione di aree verdi, il risanamento dei movimenti franosi registrati nella fascia collinare e l’incremento del numero di barriere antirumore. Altri interventi sono finanziati attraverso i Poc.

Dopo la recente dichiarazione del territorio di Fiorano come zona sismica di II livello, è ora necessario intervenire su tutti gli edifici pubblici, in particolare le scuole, per garantire livelli di sicurezza adeguata in caso di terremoto. C’è bisogno però di un piano nazionale che metta a disposizione risorse adeguate per intervenire in tempi rapidi.

Elenco delle opere il cui finanziamento è previsto nel 2010: Ampliamento cimitero Spezzano, Manutenzione straordinaria cimiteri, Manutenzione straordinaria strade, marciapiedi, Asfaltatura strade e piazze, Pista ciclabile Ubersetto, Realizzazione piste ciclabili, Rotatoria prefabbricata Via Stazione-Via Sacco e Vanzetti, Realizzazione ponte Torre Oche, Parcheggio a Nirano Via della Chiesa, Manutenzione e riqualificazione aree verdi, Risanamento frane, Realizzazione barriere antirumore, Manutenzione straordinaria Centro Via Cameazzo, Manutenzione patrimonio comunale, Manutenzione e adeguamento edifici scolastici, Acquisto arredi servizi educativi, Centro produzione pasti, Completamento castello e progetto Manodopera, Manutenzione Baciccia, Manutenzione straordinaria Parco Roccavilla, Realizzazione area coperta in Via Antica Cava, Sistemazione impianti sportivi, A parrocchia Spezzano per campo calcio, Fondo innovazione imprese, Realizzazione area camper, Arredi nuova biblioteca, Manutenzione pista di atletica centro sportivo, Parco area centro sportivo, Intervento Parco della Rimambranza del Santuario.

 

Il Consiglio Comunale di Fiorano ha approvato l’assestamento definitivo di bilancio, durante la cui presentazione il sindaco Claudio Pistoni ha annunciato che, nonostante le difficoltà determinate dalla crisi e le minori entrate, sono stati reperiti nel bilancio 2009, che sta chiudendo, 530.000 euro da utilizzare nel 2010 per incrementare i finanziamenti delle misure a sostegno delle famiglie in difficoltà: i tirocini formativi, i servizi civici, i contributi straordinari concessi in caso di emergenza e il progetto casa che si aggiungeranno agli oltre 300.000 previsti nel bilancio 2010. Sono fondi che derivano da un contributo della Regione Emilia Romagna, da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, da mezzi di bilancio e dall’avanzo di amministrazione 2008 non destinato nel 2009.