Ferrari_Massa_AlonsoIeri, sul Circuito Ricardo Tormo di Valencia, il mondo Ferrari è sceso in pista al completo per festeggiare la conclusione della stagione sportiva insieme ai suoi tifosi. Al suo debutto sul tracciato spagnolo, la sedicesima edizione dell’evento tradizionalmente legato ai circuiti di casa ha visto scendere in pista le F430 iscritte alle serie italiana, europea e nordamericana del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, nella sfida per il titolo mondiale e le vetture d’epoca dello Shell Historic Challenge nell’appuntamento conclusivo del campionato. Accanto alle fasi finali dell’emozionante stagione agonistica l’intenso programma della manifestazione ha coinvolto in alcuni turni di giri liberi le monoposto storiche seguite dal Dipartimento F1 Clienti di Maranello e le Ferrari FXX iscritte all’omonimo programma di sviluppo.

L’imprevedibile gara disputata dai protagonisti del Trofeo Pirelli ha incoronato campione Lorenzo Casé: a concludere la prova alle spalle del pilota del team Motor/Piacenza, nell’ordine, Marco Mapelli (Rossocorsa) e l’austriaco Philipp Baron (Baron Service), mentre tra i gentleman driver della Coppa Shell ad aggiudicarsi l’ambito titolo è stato Vincenzo Sauto, in coppia con Erich Prinoth sulla Ferrari schierata dalla concessionaria Ineco/Mp, primo al traguardo davanti a Gianluca Carboni (Rossocorsa/Pellin) e Massimo Mantovani (Motor/Malucelli).

Nella sua quarta e conclusiva prova anche lo Shell Historic Challenge ha laureato il suo campione: il pilota messicano Nicolas Zapata, protagonista da oltre dieci anni della straordinaria serie dedicata ai gioielli d’epoca della Casa del Cavallino Rampante, si è imposto al vertice della classifica assoluta al volante di una magnifica Ferrari 625 TR, classe 1956. La vittoria della gara per la Griglia A, riservata alle automobili dotate di freni a tamburo, è stata appannaggio di Sean Danaher su Maserati 6CM del 1938, davanti a Gigi Baulino al volante di una Maserati 250F del 1954 ed al neo campione Nicolas Zapata. Nella corsa disputata dalle vetture iscritte alla griglia B, per veicoli dotati di freni a disco, Dieter Roschmann su Ferrari 512 M del 1970 è riuscito ad imporsi su Darius Ahrabian, al volante di una F40 LM del 1992 e su Mister John of B, giunto al terzo posto a bordo di una Ferrari 512 BB LM del 1980.

All’intenso round di competizioni è seguito lo straordinario spettacolo offerto dai protagonisti dei campionati Gran Turismo: al cospetto degli oltre diciassettemila spettatori presenti Gimmi Bruni, Toni Vilander, Niki Cadei ed Alvaro Barba Lopez si sono alternati alla guida delle due F430 GT2 di AF Corse, vincitrici dei titoli costruttori e squadre nel Campionato FIA GT, accanto alla Ferrari trionfatrice nella 24 Ore di Le Mans, condotta dagli alfieri del team Risi Competizione, Jaime Melo e Pierre Kaffer. Entusiastica l’accoglienza riservata al ritorno in pista di Felipe Massa: il pilota brasiliano, accompagnato da Giancarlo Fisichella, Marc Gené e Luca Badoer, si è esibito al volante della F60 nella tradizionale festa della Scuderia Ferrari Marlboro, raggiunta in pista dal saluto dell’eroe di casa e futuro pilota Ferrari, Fernando Alonso.

Montezemolo: “Felipe e Fernando, la miglior coppia della F1”

E’ un Luca di Montezemolo soddisfatto quello che ha lasciato il circuito Ricardo Tormo di Cheste al termine dell’esibizione delle monoposto di Formula 1, atto finale delle Finali Mondiali. “Sono molto soddisfatto di questa giornata. Qui abbiamo trovato un grande calore da parte degli appassionati e poi abbiamo avuto tanti nostri clienti che non sono voluti mancare a questo evento e sono venuti da ogni parte del mondo” – ha detto il Presidente della Ferrari – “Sono cose come queste ci rendono orgogliosi di essere parte della famiglia Ferrari, di un gruppo di persone meravigliose che costruiscono macchine da sogno e non si arrendono mai”.

Nelle parole di Montezemolo non potevano mancare dei riferimenti alla prossima stagione di Formula 1: “Per me Felipe e Fernando siano la miglior coppia di piloti della Formula 1. Sono certo che entrambi siano molto motivati e abbiano una gran voglia di vincere. Non mi preoccupa il fatto di avere due piloti latini, forse per la prima volta nella nostra storia: entrambi sanno bene che corrono prima di tutto per la Ferrari e non per se stessi. Mi fa piacere ricordare che da noi c’è un vero spirito di gruppo, non nelle parole ma nei fatti: un esempio è il rapporto che ci lega ad una persona come Michael Schumacher, che quest’anno non ha esitato a rimettersi in gioco per aiutare la squadra in un momento difficile”.

Giorno speciale per Felipe

Se per Fernando Alonso questa è stata la sua prima partecipazione alle Finali Mondiali Ferrari, per Felipe Massa non è stato un esordio ma è stata comunque una giornata particolare. Il pilota brasiliano ha potuto infatti tornare alla guida della “sua” macchina, quella F60 che ha dovuto lasciare forzosamente a Budapest il 25 luglio scorso. Non era la prima volta che Felipe si rimetteva al volante di una monoposto di Formula 1 – i pochi giri di Fiorano del 12 ottobre sono stati poco più di un assaggio – ma oggi poter guidare davanti al pubblico ferrarista aveva certamente un sapore speciale. “Sono molto felice di essere qui, di poter lavorare con la squadra”- ha detto Felipe – “E’ vero che sono stato insieme a loro a San Paolo e ad Abu Dhabi ma guidare è un’altra cosa! Oggi mi fa anche piacere ringraziare tutti i tifosi che mi sono stati vicino in questi mesi: i messaggi che ho ricevuto sono stati bellissimi. Speriamo di poter dare nel 2010 ai nostri tifosi delle soddisfazioni: Fernando ed io vorremmo essere davvero la miglior coppia della Formula 1”.

Sono stati circa una ventina i giri percorsi da Felipe, prima insieme ai suoi compagni di squadra Gené, Fisichella e Badoer e poi, dopo un paio di pit-stop, da solo per poi finire in parata insieme alle altre monoposto di Formula 1 e alle F430 GT dei team AF Corse e Risi Competizione, vincitrici rispettivamente dei titoli Costruttori e Squadre nel FIA GT e della 24 Ore di Le Mans.

“E’ stato fantastico e sono molto contento. Anche se ho potuto girare poco mi ha fatto molto piacere essere qui” – ha detto il brasiliano al termine dell’esibizione – “Sono molto motivato: per me quella di oggi è come una vittoria, non ho sentito nulla di diverso rispetto a prima dell’incidente dell’Hungaroring.”

“Felipe ha una voglia incredibile di guidare e di vincere” – ha aggiunto Rob Smedley, il suo ingegnere di pista, oggi al comando del simbolico muretto della Scuderia – “Questo è un altro piccolo passo in avanti nella preparazione in vista del suo ritorno agonistico. I tempi? Non li ho guardati…”

Felipe è subito corso all’aeroporto dove si è imbarcato sull’aereo che lo riporterà a San Paolo del Brasile: a casa lo attende Raffaela, impegnata in un Gran Premio ancora più speciale, quello che la porterà molto presto – questa o la prossima settimana – a dare alla luce il primo erede della famiglia, che porterà il nome del padre.