LOGO_FOTA[1]I rappresentanti di tutti i team FOTA hanno partecipato ieri a un incontro dello Sporting Working Group al Nürburgring. Nel corso dell’incontro, i team manager sono stati informati da Charlie Whiting della Fia che, contrariamente agli accordi precedenti, gli otto team FOTA non sono al momento parte del campionato di Formula1 del 2010 e non hanno diritto di voto riguardo alle relative regolamentazioni tecniche e sportive.

Va ricordato che tutti gli otto team erano stati inclusi tra quelli “accettati” nella lista per il mondiale, come dichiarato dal WMSC della FIA, come comunicato dalla stessa Fia il 24 giugno.

Alla luce di questo, i rappresentanti della FOTA hanno chiesto un rinvio dell’incontro. La richiesta è stata respinta, sulla base della considerazione che non sarà finalizzato nessun nuovo “Patto della Concordia” prima che sia ottenuta un’unanime approvazione delle regole per il 2010.

Peraltro, è chiaro ai team FOTA che le basi per le regole sportive e tecniche per il 2010 siano già state stabilite a Parigi.

Secondo quanto approvato dal WMSC e chiaramente scritto nel comunicato della Fia del 24 giugno, “le regole per il 2010 e per gli anni successivi saranno quelle del 2009, così come erano state stabilite prima del 29 aprile 2009”. In nessun modo era stata espressa a Parigi la necessità di ottenere un’approvazione unanime sulle modifiche ai regolamenti. Andare dunque contro la volontà del WMSC e il contenuto dell’accordo di Parigi mette il futuro della Formula 1 a rischio.

Come risultato di queste affermazioni, i rappresentanti della FOTA non hanno avuto la possibilità di esercitare i loro diritti al Technical Woking Group e non hanno quindi avuto altra scelta che quella di lasciare la riunione.

I membri della FOTA hanno accettato l’accordo di Parigi e le discussioni successive in buona fede e con il desiderio di lavorare sul futuro della Formula 1 con tutti i team nuovi e con quelli già esistenti.