medici_operazioneIl Gotha della Chirurgia Vascolare italiana fissa due giornate di incontri, rispettivamente a Maranello e a Modena, in occasione del simposio Advance Endovascular Solutions for the addominal and Thoracic Aorta (Soluzioni endovascolari per l’Aorta addominale e toracica), la cui organizzazione è stata affidata alla Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Gioacchino Coppi, col patrocinio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dell’Azienda USL di Modena, della Provincia di Modena e del Comune di Maranello. Appuntamento per mercoledì 24 giugno 2009 a Maranello (Hotel Maranello Palace) e giovedì 25 giugno 2009 al Nuovo Ospedale Civile Estense di Baggiovara.

Scopo del simposio è di mettere in comune esperienze per risolvere in modo poco invasivo i casi più complessi di aneurismi dell’aorta, una malattia che affligge il 10% della popolazione anziana e che può portare a morte per dilatazione progressiva fino alla rottura se non vengono trattati.

“15 anni or sono ho organizzato a Modena il primo Congresso Italiano di questo settore, uno dei primi al mondo ed eseguimmo con successo uno dei primi interventi in assoluto di trattamento di aneurisma addominale senza aprire l’addome attraverso due piccole aperture agli inguini; oggi sono felice di avere nella nostra città la grande maggioranza degli esperti italiani per discutere delle esperienze maturate in questi anni di trattamento endovascolare delle patologie dell’aorta addominale e toracica” commenta il prof. Gioacchino Coppi, direttore del corso che aggiunge “Grazie agli sforzi di una Società dedicata, fondata proprio qui a Modena nel 1994, l’Italia è all’avanguardia in questo settore ed oggi .Sono pochi i Paesi che come l’Italia possono vantare molti esperti in questo campo sovente chiamati come consulenti anche all’Estero. E’ per noi un vanto poter dire che nel centro dell’Esperto d’onore del nostro meeting, il Prof. Diether Raithel di Norimberga, oggi uno dei maggiori esperti nel mondo, proprio noi, venimmo chiamati nel 1996 come consulenti per applicare una delle prime protesi moderne per l’aorta addominale”.

Molta strada è stata percorsa in questo campo. Le certezze assolute circa i benefici degli interventi, però, sono ancora poche, vista la varietà di patologie e di anatomia da affrontare. Oltre a questo, oggi sono assai differenti i dispositivi (devices) utilizzabili e sempre maggiori sono le difficoltà da affrontare per l’avanzare delle patologie associate al “fortunato” invecchiamento della popolazione. Questa grande diversificazione rende difficile effettuare studi ben pianificati ed i chirurghi vascolari ogni giorno si trovano ad affrontare problemi molteplici che sfuggono a schemi standardizzati. “Per questo – conclude Coppi – è utile confrontare esperienze, nella consapevolezza che il risultato clinico in chirurgia è ancora molto legato all’esperienza, all’abilità e all’impegno dell’operatore”.

Il seminario sarà organizzato per case report e relazioni mirate, cui si aggiungeranno alcuni casi “live” di utilizzo di endoprotesi aortiche concettualmente molto interessanti e ricche di prospettiva.

Venerdì 24 giugno, a Maranello, si comincerà alle ore 15,00 con una sezione sull’aneurisma dell’Aorta. Si proseguirà alle 16,00 discutendo dei trattamenti toracici e delle loro complicanze. Alle 17.00 inizierà la sessione sulle difficoltà dei trattamenti quando le nostre arterie si dimostrano molto tortuose ed alle 18.00 si parlerà di complicanze e limiti delle nuove tecniche poco invasive per gli aneurismi (EVAR). Sabato 25 giugno a Baggiovara i lavori cominceranno alle ore 8.30 con una serie di casi live che occuperanno l’intera mattinata. Alle 14,00 ci sarà una sessione dedicata alle esperienze toraciche nel loro complesso e alle 15,30 l’ultima sessione sui trattamenti ibridi dell’aorta, dove la chirurgia classica (del bisturi) si sposa con le più moderne tecnologie poco invasive per affrontare i casi più difficili.

La Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare, che opera al Policlinico di Modena e al NOSE di Baggiovara ha nel settore una delle più ampie casistiche in questo settore grazie all’impegno di tutta l’equipe e, in particolare, del dott. Roberto Silingardi, a cui va molto del merito di questo incontro.

Ogni anno si operano circa 200 pazienti colpiti da patologie dell’aorta, affrontate col ricorso alle più moderne tecniche e tecnologie. Si tratta di un’attività che richiede un alto impegno organizzativo, ma anche cospicue risorse economiche che le Aziende Ospedaliere locali non hanno mai fatto mancare.