Domenica 31 maggio è la Giornata nazionale del sollievo, iniziativa promossa dal Ministero della salute, dalla Fondazione “Gigi Ghirotti” e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per informare e sensibilizzare cittadine e cittadini sul tema della cura del dolore e sulle cure palliative.


L’Emilia-Romagna partecipa alla Giornata con seminari e convegni, stand informativi negli ospedali e nei luoghi di aggregazione, iniziative culturali, organizzati dalle Aziende sanitarie, dai Comuni, dalle associazioni di volontariato fino a giugno inoltrato.

Le regioni vogliono essere protagoniste nella diffusione delle cure palliative. Lo sottolinea Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, alla vigilia della Giornata nazionale del sollievo, che si celebra domani con iniziative in tutt’Italia.
“E’ l’occasione – afferma in una nota – per sottolineare il rilievo che le cure palliative e le terapie del dolore hanno assunto nel panorama nazionale. Merito prima di tutto dei professionisti del Servizio sanitario nazionale e delle associazioni impegnate nel campo.
Ma un ruolo importante è stato svolto dalle Regioni e dalle Istituzioni che in questi anni hanno sostenuto un percorso di cambiamento culturale e organizzativo, che ha già portato – sottolinea – a risultati importanti in termini di risposta ai bisogni dei cittadini che vivono la faticosa esperienza della malattia e del dolore”. Errani ricorda che “le Regioni hanno tutte programmato le strutture hospice e nella stragrande maggioranza stanno completando i percorsi di realizzazione e attivazione, impegnando le risorse fin qui disponibili avendone già utilizzato l’80%”.
“Anche le poche Regioni che mancano all’appello si stanno attivando”, assicura il governatore, aggiungendo che “da parte di moltissime regioni l’impegno organizzativo per realizzare il progetto ospedale senza dolore risulta considerevole. Inutili e dannosi, quindi, i tentativi di far polemiche su questo tema anche perchè la Giornata nazionale del sollievo rappresenta un momento in cui tutti gli attori coinvolti ai diversi livelli istituzionali (associazioni e cittadini, regioni e ministero) dovrebbero dare testimonianza di un impegno comune. E’ con questo spirito collaborativo e di rispetto reciproco dei ruoli e delle responsabilità – conclude Errani – che le Regioni intendono lavorare anche per creare un network solidale verso le situazioni in eventuale difficoltà, per progredire insieme lungo un cammino per l’affermazione di un principio di civiltà e umanità”.