“Aiuterà i sieropositivi – ha detto alla Bbc online – a tenere d’occhio la propria salute e i propri trattamenti”. Insomma, anziche’ andare dallo specialista all’incirca ogni tre mesi, i pazienti sieropositivi potranno seguire il proprio stato di salute con il kit e andare dal medico solo quando necessario.

Non solo. Così si aiutano gli operatori sanitari nei Paesi in via di sviluppo, fornendo loro strumenti rapidi e poco costosi per monitorare i pazienti con Hiv, dicono i ricercatori. Gli speciali nanosensori sono sensibilissimi e rilevano i marker associati alla progressione della malattia, spiega Rachel McKendry dell’University College di Londra e del London Centre for Nanotechnology, coordinatrice della ricerca. Nel suo team ci sono scienziati dell’Imperial College London, della Cambridge Medical Innovations, di Sphere Medical Ltd e di BionanoConsulting, al lavoro su un progetto triennale per sviluppare il prototipo portatile da sottoporre, poi, a trial clinici.

Fonte: Adnkronos