“Purtroppo, pur avendo sommessamente ricordato nei giorni scorsi che le istituzioni e le Amministrazioni pubbliche rappresentano tutti i cittadini, in queste ore alcuni di essi, come il presidente della Giunta regionale Errani, hanno ritenuto necessario aderire alla manifestazione di un sindacato”. Così Piero Ragazzini, segretario generale della Cisl emiliano-romagnola, interviene nuovamente sull’adesione di esponenti pubblici alla manifestazione organizzata dalla Cgil per il 4 aprile prossimo.


“Ciò evidenzia –rimarca il responsabile regionale Cisl- da un lato che tale manifestazione sta assumendo valore politico e non sindacale e dall’altro che viene affievolito il riformismo come riferimento culturale a favore di un atteggiamento antagonista”.
Quindi, Ragazzini ribadisce che “la Cisl dell’Emilia-Romagna, nonostante questa decisione assunta da una parte di amministratori pubblici, manterrà fede alla sua storia riformista, pluralista, autonoma e solidale. E continuerà a svolgere la missione sindacale, che è quella di contrattare e concertare, a Roma come a Bologna, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale e non per dividere le nostre comunità”.