Costringevano due bulgare di 21 e 31 anni a prostituirsi tra Bologna e Pescara. Botte, minacce a figli e genitori rimasti in Bulgaria, l’ordine di spacciarsi per romene e di non chiedere aiuto a nessuno, forze dell’ordine comprese.


Nell’operazione dei Carabinieri di San Lazzaro di Savena sono state arrestate due gemelle bulgare di 31 anni, un connazionale 43enne e un italiano di 40 anni di origine abruzzese. Tutti e quattro dovranno rispondere di sfruttamento e favoreggiamento aggravato della prostituzione e di percosse e lesioni personali.

Giunte in Italia con la promessa di lavorare in una pizzeria, tre settimane fa le vittime hanno scoperto la verità. Secondo i Carabinieri, probabilmente, non erano le uniche sfruttate.

Le due ragazze hanno raccontato che i loro sfruttatori per costringerle all’attività di strada le avevano private di telefono, soldi e documenti. Inoltre venivano picchiate e a loro venivano rivolte anche minacce di morte dirette alle famiglie di origine.