Infertilità e disfunzione erettile sono determinate da comportamenti alimentari non equilibrati, così come accade per le malattie cardiovascolari, alcune forme di tumore, le patologie gastrointestinali, quelle dentali, l’osteoporosi e il diabete.

Lo sottolinea la Società Italiana di Andrologia che proprio quest’anno, con il patrocinio del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dedica al tema dell’alimentazione la 9° edizione della Settimana della Prevenzione Andrologica, l’iniziativa finalizzata a sensibilizzare la popolazione maschile verso una maggiore attenzione alla propria salute sessuale ed alla fertilità, che vedrà la disponibilità in tutta Italia (dal 23 al 28 marzo) di oltre 235 ambulatori pubblici e privati ad effettuare visite specialistiche gratuite.
Per individuare il centro più vicino è sufficiente contattare da telefono fisso il numero verde 800 999277 (attivo dall’11 marzo al 4 aprile dalle ore 9 alle ore 18) o visitare il sito Andrologia italiana, nella sezione dedicata alla Settimana della Prevenzione Andrologica.

In Emilia Romagna le visite potranno essere prenotate telefonicamente già a partire da oggi presso:
– Bologna (BO), Studio medico, E.Austoni, Tel. 051.6443410/011
– Bologna (BO), Studio medico, P.Orciari, Tel. 051.223393
– Bologna (BO), SISMER, E.S.Pescatori, Tel. 051.307307
– Cesena (FC), Osp.Bufalini AUSL Cesena S.C. Urologia, C.Lusenti, G.Gerbino, Tel. 800.739.739
– Cesenatico (FC), Studio medico, F.A.Ferraro, Tel. 338.3009984
– Savignano (FC), Osp. SS.Annunziata Urol. ASL CN1, G.Fontana, A.Moiso, Tel. 0172.719421
– Ferrara (FE), Arcispedale S.Anna, U.O. di Urologia, G.Ughi, Tel. 0532.236278
– Modena (MO), Studio medico, M.Bianchi, Tel. 059.392441
– Modena (MO), Hesperia Hospital, Servizio di Androl., E.S.Pescatori, B.Drei Tel. 059.449191
– Piacenza (PC), Studio medico, C.Maretti, Tel. 0523.324477
– Piacenza (PC), Studio medico, A.Speroni, Tel. 0523.713398
– Reggio Emilia (RE), Studio medico, E.Austoni, Tel. 052.2499111
– Reggio Emilia (RE), Studio medico, E.Vaccari, Tel. 0522.553200

“Esiste un rapporto strettissimo tra disfunzioni sessuali, problemi cardiovascolari e obesità – spiega Vincenzo Gentile, Presidente della SIA – La disfunzione erettile, in particolare, è sinonimo di disfunzione endoteliale e come tale identifica un legame molto stretto tra pene e cuore. Opinione che viene confermata da recenti ricerche che hanno messo in evidenza come la comparsa di disturbi dell’erezione sia indice di un elevato rischio di infarto nei successivi 2 o 3 anni – continua – L’alimentazione è un elemento chiave per la salute insieme a uno stile di vita sano. Una dieta troppo ricca di carboidrati, ad esempio, può provocare una risposta insulinica anomala che ha come conseguenza il calo del testosterone. Preferire alimenti freschi, ricchi di ossidanti, ridurre al minimo il consumo di grassi animali mantiene sano il sistema circolatorio e di conseguenza efficiente anche il sistema vascolare penieno, l’importante per un’erezione valida”.
La Dieta Mediterranea, quindi, combinando nutrienti differenti, permette di prevenire i danni al sistema cardiocircolatorio, e quindi all’apparato genitale maschile e alla sua capacità erettile.
Lo conferma anche il risultato di una meta-analisi eseguita nel 2008 dall’Università di Firenze. Prendendo in esame 12 studi, per un totale di 1,5 milioni di persone coinvolte, con follow-up 3-18 anni, l’analisi ha confermato il ruolo protettivo svolto dalla dieta mediterranea con riduzioni significative rispetto agli end-point stabiliti:
-9% di mortalità per ogni tipo di causa
-9% di mortalità ed incidenza per malattie cardiovascolari
-6% di mortalità ed incidenza per malattie tumorali
-13% di incidenza delle malattie neurodegenerative

“Seguire un regime di dieta mediterranea determina esiti diretti positivi anche sulla sfera sessuale con aumento del testosterone, controllo del colesterolo e aumento dell’attività antiossidante – sottolinea Nicola Mondaini, Dirigente Medico I Livello, Ospedale S. Maria Annunziata, Università di Firenze – Sul fronte degli effetti indiretti, variare la propria alimentazione, seguendo i suggerimenti proposti dalla piramide alimentare, consente di tenere sotto controllo il peso corporeo con chiari vantaggi per la salute generale e sessuale”.
L’obesità, infatti, può compromettere nell’uomo la funzione sessuale proprio perché la presenza di massa grassa è strettamente legata alla diminuzione dei livelli di testosterone, l’ormone che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione sessuale maschile. Nei ragazzi obesità e sovrappeso determinano un innalzamento della temperatura dei testicoli che può superare i 36°-37° (ben al di sopra dei 33,5°-34° in condizioni normali) con conseguenze negative sullo sviluppo degli spermatozoi e quindi della fertilità.
Alle cause già note di infertilità, come il varicocele, oggi si affiancano l’inquinamento e l’alimentazione. Negli uomini che vivono nei grandi centri urbani o in aree a forte industrializzazione (maggiormente esposti ad una serie di sostanze quali polveri sottili, piombo ed ossido di carbonio) ma anche in zone agricole in cui si utilizzano pesticidi, è stata osservata una riduzione della motilità degli spermatozoi che, in alcuni casi, è arrivata al 20% rispetto a quella degli uomini che vivono in città più piccole. La causa è da ricercare nell’aumentata esposizione ad una serie di sostanze quali polveri sottili, piombo ed ossido di carbonio, presenti nell’aria e in molti cibi, che si accumulano nei testicoli con inevitabili conseguenze sul liquido seminale.
Per quanto riguarda l’alimentazione, l’essere umano, al vertice della catena alimentare, assorbe sostanze che si accumulano sul percorso degli alimenti e che finiscono per influenzare il sistema ormonale: gli idrocarburi utilizzati in agricoltura, i prodotti utilizzati per accrescere il peso degli animali d’allevamento, la diossina, i ftalati e gli alchifenoli, sostanze che non si decompongono e finiscono nei fiumi e poi nel mare, intaccando la qualità dei pesci. Gli effetti si avvertono a livello endocrino sugli estrogeni che interferiscono nella produzione di testosterone, impedendo la maturazione degli spermatozoi e determinando una sempre più diffusa infertilità nel maschio, con effetti più visibili sulle nuove generazioni anche in termini di sviluppo pre e post natale degli organi genitali.
“Bambini ed adolescenti sono fisicamente più strutturati, più alti della media di qualche decennio fa, ma presentano genitali molto più piccoli. Hanno in un caso su 3, patologie andrologiche che nel 60% dei casi possono interferire sulla capacità riproduttiva – spiega Mondaini – Le soluzioni sono diverse e possono intervenire anche sull’alimentazione. Il nostro invito è quello ci prediligere prodotti certificati e coltivati senza il ricorso a pesticidi e concimi chimici”.

Infine, come ricorda la Settimana della Prevenzione Andrologica, è sempre importante sottoporsi a visite andrologiche periodiche per prevenire problemi di infertilità ed altre patologie legate all’apparato genitale maschile quali tumore alla prostata, eiaculazione precoce, varicocele e disfunzione erettile.