Nell’ambito dei piani di riqualificazione promossi dall’Amministrazione comunale per migliorare la qualità della vita e valorizzare l’identità delle Ville della città, è stato inaugurato oggi dal sindaco Graziano Delrio il nuovo sottopassaggio ciclabile di Villa Roncocesi, che collega le zone a nord dell’autostrada del Sole e della nuova ferrovia ad Alta velocità con il centro abitato. Il percorso ciclabile, che si innesta su via Marx, è stato dedicato al partigiano Ivo Guidetti. E a un altro partigiano, Gino Davoli, è stato dedicato il piazzale antistante il cimitero, una zona, quest’ultima, dotata nei mesi scorsi in un ampio parco e di percorsi pedonali e ciclabili.

“Gli abitanti di Roncocesi – ha detto il sindaco Delrio – possono avvalersi di una nuova struttura per muoversi in sicurezza, con un mezzo funzionale e alternativo all’auto, quale la bicicletta. E’ uno dei numerosi interventi realizzati o in fase di costruzione in questa come nelle altre Ville della città, che vogliamo leggere come centri vitali, ricchi di identità e di storia, di vita in comune che si sviluppa intorno ai circoli sociali, alle parrocchie, alle scuole. Il traffico è stato allontanato dal centro di Roncocesi, grazie alla nuova tangenziale. Ora procediamo con le strutture per la mobilità alternativa, per il verde e la vita di relazione”.

“Intitoliamo questa struttura e lo spazio attiguo al cimitero – ha proseguito il sindaco – a due partigiani. E’ un fatto di rilevante valore simbolico. Abbiamo fatto lo stesso dedicando a partigiani i nuovi assi tangenziali che circondano Reggio, come se i partigiani stessi circondassero e proteggessero la nostra città, il nostro tempo, con i valori della Resistenza per i quali hanno lottato e speso la loro vita. Parliamo di strade, di sottopassaggi, quindi di realizzazioni che collegano, che superano ostacoli e uniscono. Parliamo dei valori della Resistenza, che ci uniscono e non dividono”.

All’incontro erano presenti i familiari dei due partigiani – due nipoti hanno scoperto le targhe stradali con i nomi dei nonni – gli abitanti di Roncocesi, passati dagli 800 del 1998 agli oltre 4.000 attuali. Presenti inoltre il presidente dell’ottava Circoscrizione Omar Mezzetti; Giacomo Notari, presidente provinciale dell’Anpi, don Gianni Manfredini, parroco di Roncocesi, e Vando Fontanesi del circolo antifascista “Rolando Iotti”. Dopo l’inaugurazione, si è svolta una fersta al centro sociale della Villa con un intrattenimento musicale del gruppo di Sara Trad, Samuele Gallinari e Marco Mainini.

Il nuovo sottopasso, lungo 450 metri, consentirà a ciclisti e pedoni l’attraversamento in sicurezza dell’autostrada e della linea dell’Alta velocità, evitando allungamenti di percorso per spostarsi nell’area ed ampliando le possibilità di muoversi in città su sedi protette ed ecologiche. Reggio si è infatti dotata negli ultimi anni di una rete di oltre 140 chilometri di piste ciclabili che si sviluppano in percorsi interni ai quartieri e grandi filovie che collegano centro e periferia della città.

La costruzione del sottopasso rientra in una serie di interventi avviati dall’Amministrazione comunale che sono volti a migliorare la vivibilità delle ville, a restituire loro centralità e ricucirne gli spazi, creando luoghi e occasioni di partecipazione e coesione sociale.

Dopo l’apertura nel 2004 della variante che ha sgravato il centro dal traffico veicolare pesante 2004, nei prossimi mesi il processo di riqualificazione e messa in sicurezza di Roncocesi proseguirà con la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili interconnessi con altre modalità di trasporto e con servizi e strutture dedicate, così come stabilito dal Piano urbanistico della mobilità. A partire da metà settembre Cepav Uno inizierà i lavori di sistemazione della ciclopedonale che congiunge la fermata dell’autobus su via Marx fino al primo tratto di via Rinaldi. Lo scorso luglio la Giunta comunale ha inoltre approvato il progetto preliminare per la “Riqualificazione di Roncocesi” che, sulla base degli accordi stipulati in occasione del Prg del 1999, prevede, da parte dell’impresa “Mariella Burani Fashion Group” a cui è stato concesso di ampliare il nuovo insediamento di via Marx, la progettazione definitiva ed esecutiva e la successiva realizzazione, per un importo di 300mila euro, di un percorso ciclopedonale che colleghi la zona nord con il centro abitato; lo spostamento del capolinea del trasporto pubblico nella parte nord di via Marx dove verrà
realizzato un apposito spazio di sosta ed una piattaforma che ospiterà la pensilina Act e quella per le biciclette (la nuova fermata sarà raggiungibile tramite una rampa che la collegherà al sottopasso dell’autostrada); la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’area di fronte alla chiesa di San Biagio tramite la realizzazione di una piazza rialzata all’incrocio tra le vie Iotti e Marx.
Nell’ambito del fondo per la “riqualificazione delle ville e dei quartieri”, entro l’inverno 2009 verrà inoltre prolungata di 350 metri la pista ciclopedonale “Mariella Burani Fashion Group” in modo da collegare in continuità le abitazioni più prossime al centro abitato e verrà realizzato un accesso pedonale protetto per la scuola elementare di via Iotti.

Ulteriori indicazioni per migliorare la vivibilità della frazione proverranno nei prossimi mesi, oltre che dall’ottava Circoscrizione, dagli esiti del Concorso per la riqualificazione delle frazioni con cui l’Amministrazione comunale ha invitato giovani architetti reggiani a presentare progetti per valorizzare le ville cittadine e in particolare riqualificare gli spazi esistenti, migliorare la coesione sociale, il sistema della mobilità e dei trasporti, la qualità ecologico-ambientale e l’attività culturale.

Ivo Guidetti, nome di battaglia “Fermo”, nato a Campegine nel 1926, entra giovanissimo nella Resistenza e partecipa a numerose azioni contro i nazifascisti. Si è spento nel 2006 a Roncocesi, dove, come volontario, ha dedicato parte il suo tempo alle attività del Centro sociale “G. Tasselli”.
Gino Davoli, nome di battaglia “Gino”, nato a Reggio Emilia nel 1890, sfollato a Roncocesi ed arruolato nella 76.ma brigata Sap, nel distaccamento di Cella, venne ucciso il 17 settembre del 1944.