I rischi degli operatori sanitari del Pronto soccorso carpigiano, il progetto vigile di quartiere e i disservizi dell’esattoria cittadina sono stati i temi di tre interrogazioni presentate nel corso del Consiglio comunale del 13 dicembre scorso.

Luca Ghelfi (Udc) ha in primis chiesto conto all’amministrazione delle lungaggini ed inefficienze dell’Ufficio esattoria del Comune; l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti gli ha innanzitutto ricordato che le esattorie sono state trasformate in concessionarie della riscossione dei tributi. “A livello nazionale se ne occupa Equitalia spa, il cui funzionamento dipende dal Ministero dell’Economia; a Modena Equitalia Nomos, che a Carpi ha 4 unità di personale. I rapporti con essa sono normati da una convenzione in scadenza nel 2010 e riguardano la riscossione dell’Ici e di altre entrate patrimoniali. Non vengono qui segnalati particolari problemi o code, e anche nelle giornate di fine mese – ha spiegato l’assessore – le file non superano le 4-5 persone: le scadenze Ici non causano disagi o disservizi all’utente. Il Comune è comunque completamente estraneo alla gestione del servizio”. Ghelfi ha definito in veritiera la risposta di Allegretti, “visto che a fine mese le file ci sono. E se anche non rientra nella gestione comunale – ha concluso l’esponente Udc – va sensibilizzata Equitalia Nomos affinché il servizio sia reso più fluido”.

La consigliera indipendente Lorena Borsari ha poi letto una propria interrogazione riguardante la situazione a rischio degli operatori sanitari del Pronto soccorso cittadino. “Chiedo ragione all’amministrazione e alla direzione dell’AUsl della mancata tutela degli operatori e dei pazienti se dovesse accadere un episodio di violenza e mi domando se non sia il caso – ha spiegato – di predisporre qui un posto di Polizia come in altri ospedali modenesi”. L’assessore alle Politiche sociali e sanitarie Cinzia Caruso ha quindi presentato una lettera firmata dal Direttore generale dell’Azienda Usl Giuseppe Caroli, che ricordava come al ‘Ramazzini’ sia attivo un servizio privato di vigilanza dalle 22 alle 5, interno ed esterno al nosocomio, ovviamente non in orari prestabiliti. “Inoltre è attivo un sistema di videosorveglianza degli accessi e delle aree comuni. Rispetto al posto di Polizia a Baggiovara e al Policlinico questo è attivo solo al mattino dei giorni feriali e espleta azioni prevalentemente di tipo amministrativo e solo occasionalmente finalizzate al mantenimento dell’ordine pubblico. Sono comunque in corso – concludeva la missiva di Caroli – una serie di incontri con le forze dell’ordine locali per valutare tutti i possibili strumenti e i modelli di collaborazione più efficaci che possano essere messe in atto per migliorare i livelli di sicurezza del ‘Ramazzini”. Borsari ha replicato sottolineando però che la vigilanza dell’immobile dell’ospedale è insufficiente, riproponendo la necessità di prevedere un posto di Polizia fisso a tutela dell’incolumità degli operatori del Pronto Soccorso e della tranquillità di questi e degli utenti, auspicando infine che anche il Sindaco si faccia carico di segnalare quest’aspetto alla dirigenza dell’Azienda sanitaria.

Lorena Borsari ha poi presentato una seconda interrogazione, nella quale chiedeva conto al Comune della ventilata ipotesi di realizzare a Carpi il progetto del vigile di quartiere e delle caratteristiche di questo (tempi, modi, costi, ecc…). L’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese ha risposto che non di vigile ma di poliziotto di quartiere si sta parlando. “Un servizio che verrà svolto nel 2008 in sinergia da Polizia e Carabinieri, i quali si rapporteranno con la Polizia locale per quanto attiene l’individuazione delle zone d’intervento ed il presidio delle stesse. Si prevede – ha spiegato D’Addese – l’organizzazione di pattuglie composte a turno da due carabinieri o due poliziotti a piedi, muniti di telefono palmare in collegamento con una centrale operativa, in grado di allertare in caso di necessità il pronto intervento. Nel 2008 dovrebbe essere potenziato l’organico assegnato alla nostra città da Questura e Prefettura, proprio in funzione dell’entrata in funzione di questo servizio”. Borsari si è detta soddisfatta della risposta ma ha sollecitato anche un adeguamento dell’organico della Polizia locale: l’assessore D’Addese le ha rivelato che entro fine anno l’organico della Polizia amministrativa locale andrà a regime.