La situazione dell’ormai famoso condominio di via Lago di Bolsena e degli spazi verdi prospicienti è stata l’argomento di una interrogazione presentata dalla capogruppo del Gruppo consiliare indipendente Lorena Borsari e che è stata discussa nel corso del Consiglio comunale di giovedì 29 novembre.

“Quali azioni hanno messo in campo il Comune e le forze dell’ordine per risolvere le criticità presentate da questo immobile? Come intende agire per impedire bivacchi e degrado e fare ritornare l’edificio alla normalità abitativa, anche in considerazione della poca trasparente documentazione circa gli atti di locazione e l’identità degli inquilini? Queste in sintesi le domande della consigliera Borsari e alle quali il Sindaco Enrico Campedelli ha cercato di rispondere in aula. “Da quando è stata presentata questa interrogazione (primi di luglio, ndr.) la situazione in via Lago di Bolsena è cambiata: i bivacchi non ci sono più, c’è invece un monitoraggio continuo di Comune e forze dell’ordine. Alcune erano le famiglie che avevano smesso di pagare le bollette di gas, acqua e luce condominiale e che avevano provocato l’astensione dai pagamenti anche delle altre famiglie del palazzo, tanto che Aimag ha avvisato l’amministratore dell’edificio che avrebbe staccato l’acqua a tutti. Dopo alcuni incontri abbiamo chiesto ad Aimag di garantire il servizio idrico almeno per tre ore al giorno mentre l’amministratore ha dato il via alle operazioni di pignoramento. Segnalo che quasi nessuna delle famiglie interessate vive situazioni di disagio ed è assistita dal Comune. Doveri e regole devono essere rispettati da tutti: per questo non era ammissibile che ci fosse in questo palazzo gente che non onorava le bollette: grazie anche all’interessamento delle forze dell’ordine e dell’amministrazione la situazione pare ora normalizzata, tanto che Aimag ha ripreso la fornitura dell’acqua 24 ore al giorno. Il problema è adesso quello di sostituire il contatore unico condominiale con contatori singoli per ogni appartamento, in modo da rendere autonome le famiglie ed individuare e colpire i reali morosi. Ci stiamo per attivare in questo senso con i proprietari affinché si organizzino per compiere questi lavori e cessi lo stato di indeterminatezza che ha portato alla situazione di luglio. Rimango convinto che il miglior modo per garantire integrazione sia quello di tutelare i diritti ma fare rispettare doveri e regole da parte di ogni cittadino della comunità. In questo senso l’assessorato alle Politiche sociali sta lavorando in stretta relazione con altri assessorati di riferimento, con la Prefettura di Modena e con le forze dell’ordine che operano nel nostro territorio”.

Acquisizione della Collezione Severi: in Consiglio comunale è stato fatto il punto su quella che qualcuno ha definito una “telenovela”.Il tutto sulla scorta di una interrogazione della capogruppo del Gruppo consiliare indipendente Lorena Borsari e che riprendeva la notizia dell’assegnazione all’amministrazione comunale da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi di due milioni di euro per l’acquisto da parte dell’ente locale delle sculture della Collezione Severi (la terza per importanza in Italia). Il Sindaco Enrico Campedelli ha in breve ricordato in aula i termini della questione, leggendo anche la lettera ufficiale della Fondazione con la quale il 10 luglio scorso questa deliberava la somma di due milioni per l’acquisto in tempi rapidi delle statue, da collocarsi poi nei pressi del centro storico. “Dopo l’arrivo di questa lettera abbiamo subito contattato la famiglia dell’imprenditore arrivando a concludere un accordo in base al quale il Comune farà sue tutte le statue di piccole dimensione e anche quelle più grandi ad eccezione di tre. Abbiamo già previsto – ha detto – uno stanziamento nel Piano degli Investimenti triennale per la collocazione delle sculture e sollecitato la Fondazione, attualmente in un momento interlocutorio, ad erogare formalmente la cifra messa a disposizione: sarà un concorso di idee, che coinvolgerà anche gli artisti e i tecnici che hanno già proposto progetti sul tema, a decidere i luoghi nei quali troveranno una sede definitiva le opere. Se si perfezionerà a breve il passaggio della cifra stanziata dalla Fondazione, entro l’anno contiamo di “chiudere” l’acquisto e nel 2008 dare finalmente una collocazione alle statue della Collezione Severi, un intervento che credo importantissimo per la promozione della nostra città al di fuori dei suoi confini”.