I Sindacati Filtea/Cgil, Femca/Cisl e Uilta/Uil di Modena giudicano positivo che il Consiglio comunale di Carpi si appresti a votare giovedì 22
novembre la Petizione per la qualità certificata dei prodotti del tessile-abbigliamento e calzature promossa dal Sindacati Tessile Abbigliamento Europeo e dalle Associazioni delle Comunità Tessili Europee (ACTE).


Da tempo il Sindacato Tessile Abbigliamento Europeo, e in particolare quello italiano, portano avanti un’iniziativa di sensibilizzazione delle
istituzioni UE affinché, nell’ambito di una globalizzazione dei mercati, trovino rispetto e tutela sia la libera concorrenza dei mercati che la
trasparenza con cui vengono fatti i prodotti che circolano.
Il Sindacato chiede quindi con forza la qualità certificata della sicurezza dei processi e delle produzioni, unitamente alla tutela del consumatore
(prezzi e sicurezza) e al rispetto per l’ambiente.

L’Europa, per varie ragioni, sul versante dell’etichettatura del paese di origine deve recuperare un ritardo rispetto ad altri paesi competitori come Usa, Canada e Giappone che da tempo hanno adottato una legislazione di
garanzia in tal senso, addirittura presente anche in Cina, paese che pure è stato al centro di forti contestazioni su propri prodotti esportati in
Occidente rivelatisi dannosi per la salute.
La presentazione a settembre 2007 a Bruxelles da parte del Sindacato Europeo di una petizione per una qualità certificata dei prodotti tessili provenienti da zone extra UE per una loro tracciabilità ed etichettatura è un evento significativo, ed è solo l’inizio di un’azione che i Sindacati del tessile-abbigliamento intendono intensificare per raggiungere una maggiore protezione dai danni che derivano dall’uso di sostanze chimiche nelle produzioni tessili sia nei luoghi di lavoro sia per i cittadini.

E’ quindi molto positivo, dopo che il Parlamento italiano ha approvato a larghissima maggioranza una mozione sulla “tracciabilità dei prodotti
importati”, che anche a Carpi, sede di uno dei più significativi distretti dell’abbigliamento, il Consiglio comunale si pronunci a favore della
Petizione per la qualità certificata.

E’ un segnale importante che anche in sede locale, le Istituzioni e le forze politiche accolgano le richieste dei soggetti che operano nel campo
della moda (imprese e sindacati) per far sì che l’industria del tessile-abbigliamento italiana ed europea sia competitiva senza protezionismo, ma sia vitale nella sua capacità di tenere insieme e far rispettare qualità del vestire con qualità del vivere bene a tutela del consumatore.