Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di giovedì 25 ottobre l’assessore al Commercio Lella Rizzi ha risposto ad una interrogazione che il capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli ha presentato (allegando immagini a supporto delle sue argomentazioni) e nella quale chiedeva conto delle caratteristiche di alcuni cartelli stradali da lui notati in città. “Pubblicizzano varie iniziative non aventi carattere di provvisorietà: è stata pagata per essi la tassa d’affissione, possono utilizzare come supporto il fusto delle alberature?

E poi – ha chiesto Andreoli – rispettano gli articoli del Regolamento che disciplina gli impianti di pubblicità e propaganda sulle strade e le aree pubbliche o di uso pubblico, in particolare quelli sul posizionamento?”.
L’assessore Rizzi ha letto in risposta all’interrogazione di Andreoli una nota preparata dagli uffici competenti e nella quale si ribadiva che “tutti i cartelli che sono autorizzati lo sono a carattere provvisorio mentre relativamente agli aspetti di immagine della città va ricordato che le scelte fatte dal regolamento comunale sono frutto di un compromesso tra le necessità degli operatori economici, della collettività e dell’amministrazione. La tassa d’affissione poi è stata regolarmente pagata ad Atcm anche se non appare il timbro di chi è delegato alla riscossione: esiste comunque la ricevuta. Il regolamento poi non prevede ma nemmeno esclude l’utilizzo del fusto delle alberature come supporto alla cartellonistica: è un abitudine consolidata, non produce un peggioramento della sicurezza stradale e offre garanzie di solidità”.
L’assessore Rizzi ha poi concluso la sua risposta argomentando sul rispetto da parte di questi cartelli del regolamento che disciplina il posizionamento degli impianti pubblicitari. “La tolleranza usata dagli organi di controllo su alcuni aspetti secondari della norma permette però quell’equilibrio di composizione tra interessi pubblici e privati nell’obiettivo di una efficace azione della pubblica amministrazione”.
Andreoli nella sua replica ha spiegato di condividere la possibilità per chiunque di pubblicizzare le proprie attività ma si è detto perplesso per il fatto che il regolamento comunale si possa stiracchiare, “visto poi che di alcuni cartelli si parla di una provvisorietà… annuale. Si richiede una maggiore attenzione perché un domani in nome della tolleranza non ci si faccia prendere la mano su questo tema”.

L’assessore al Personale Carmelo Alberto D’Addese ha poi risposto ad una interrogazione del capogruppo Udc Luca Ghelfi relativa ad alcuni incarichi attribuiti nel luglio scorso dal Sindaco Campedelli a Marco Rovatti, Roberta Fregonese e Massimo Grillenzoni.
Ghelfi ha chiesto quali mansioni svolgessero prima di questa decisione i tre soggetti indicati, quali quelle nuove e i rispettivi compensi, quali siano gli aspetti che legano le attività assegnate dal mandato del Sindaco e quanti siano a Carpi gli incarichi assegnati in questo modo e nel dettaglio.

D’Addese ha risposto ricordando che incarichi simili non possono avere durata superiore al mandato del primo cittadino, che il regolamento degli uffici e servizi prevede la possibilità di affidare incarichi simili anche a dipendenti a tempo indeterminato dell’ente locale, che potranno rientrare nel posto di provenienza alla scadenza dell’incarico.

“Nello specifico Rovatti, che percepirà uno stipendio da dirigente di seconda fascia, è stato individuato per dare continuità al Settore, visto che dal 1995 ha svolto funzioni di coordinamento al fianco del dirigente cessato recentemente dal servizio” Relativamente alle figure di Grillenzoni e Fregonese D’Addese ha poi spiegato che si tratta di incarichi per figure di staff, argomentando sulle caratteristiche della loro collaborazione con l’ente locale e sul fatto che ad essi è stato assegnato un assegno ad personam onnicomprensivo.