“Per ultima, ma non ultima” si direbbe all’inglese, anche la facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia da qualche giorno ha una nuova sede. Abbandonati i vecchi, precari locali di via Kennedy, dove – al momento – rimangono solo i laboratori, le attività didattiche e gli studi dei docenti hanno trovato definitiva dimora nel Padiglione Besta presso il Campus universitario San Lazzaro di Reggio Emilia.

Qui i 159 studenti, i dottorandi, i 24 docenti ed il personale tecnico-amministrativo disporranno finalmente di una sede idonea, appropriata alle ambizioni ed al prestigio goduto dalla facoltà.

Le operazioni connesse al trasferimento si sono concluse all’inizio di ottobre. La nuova collocazione completa il progetto dell’Ateneo, fortemente sostenuto attraverso l’accordo di programma del 2001 dalle istituzioni reggiane, di creare all’interno del Complesso San Lazzaro, un tempo sede dell’ospedale psichiatrico locale, un vero e proprio polo universitario scientifico, che raccolga su un’unica area tutti corsi di laurea sanitaria della facoltà di Medicina, attivi presso il Padiglione Livi, la facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, insediatasi già l’anno scorso nei Padiglioni Buccola, Morselli e Tamburini, ed ora anche la facoltà di Agraria, che nella logica del Campus usufruirà anche di aule aggiuntive e di un laboratorio informatico in altri padiglioni.

Grazie all’impegno della Provincia, che ha acquistato nel 2002 dall’Azienda Sanitaria Locale 6 Padiglioni del blocco architettonico San Lazzaro (Buccola, Morselli, Tamburini, Livi, Besta, De Sanctis) destinandoli e riconvertendoli a scopi universitari, la facoltà di Agraria può ora disporre interamente del Padiglione Besta, un padiglione che consta, nei 3 piani su cui si innalza, escludendo il seminterrato, di una superficie utile di oltre 2.000 mq, sufficiente a dare respiro a buona parte delle attività didattiche del corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti ed ai 2 corsi di laurea specialistica in Controllo e sicurezza degli alimenti e in Produzioni vegetali innovative, in attesa che futuri laboratori e ulteriori completamenti rendano possibile l’utilizzazione – a regime – di altri spazi all’interno del Campus universitario.

Le opere di adeguamento e sistemazione degli spazi, che hanno rispettato i vincoli esistenti sull’edificio e sull’area di cui fa parte in quanto classificati come beni culturali, hanno mantenuto il più possibile l’organizzazione interna originale, recuperando le strutture architettoniche e decorative esistenti. Complessivamente sono stati spesi 2 milioni e 900mila euro per i lavori e altri 80mila per gli allestimenti.
Oltre ai locali riservati a studi per i docenti ed alle attività di supporto della facoltà e del Dipartimento di Scienze Agrarie, complessivamente sono state ricavate 4 aule da 45 posti e 1 aula da 35 posti.