Un 57enne imprenditore veronese, incensurato, sfruttando il suo aspetto rassicurante e una buona abilità nel falsificare documenti, stava per mettere a segno una truffa ai danni di tre banche del modenese, quando i carabinieri della stazione di Mirandola e della Compagnia di Carpi hanno
sventato il raggiro e lo hanno denunciato per truffa, falsità materiale e sostituzione di persona.


L’uomo, T.G., abitante a Legnago di Verona, tra fine luglio e i primi di agosto si è presentato in tre istituti di credito di Mirandola chiedendo finanziamenti che variavano dai 10.000 ai 12.000 euro. Si è qualificato come un manager esibendo
documenti intestati a persone di Mirandola, che poi si sono rivelati abilmente falsificati.
In due banche erano già state avviate le pratiche. Un impiegato però ha capito che nella
documentazione qualcosa non funzionava: T.G. presentava buste paga, tessere sanitarie e i codici fiscali. Ma questi due documenti non avevano, come quelli veri, il rilievo braille per i non vedenti.

Qualche giorno fa l’uomo, con look da manager, si è
presentato nuovamente in banca, ma ad attenderlo c’erano i carabinieri.
Nella sua abitazione di Legnago c’era quella che gli
investigatori hanno definito ‘una filiale del Poligrafico dello Stato e dell’anagrafe’: c’era un computer portatile con stampanti scanner per la realizzazione dei codici fiscali e delle tessere sanitarie. Inoltre c’erano documenti di identità
e i codici fiscali già pronti, cartoncini da disegno per la stampa delle carte d’identità e tesserini in bianco per codici fiscali.

Si sta ora valutando se avesse fatto cose simili in altre province.