Trasporto pubblico verso le discoteche. Questo il tema di un’interpellanza presentata dal capogruppo Udc Luca Ghelfi nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Carpi della stagione, giovedì 19 luglio, e che ha promosso un articolato dibattito. Il documento di Ghelfi chiedeva in sintesi di sperimentare il tanto sospirato servizio di trasporto per i giovani che si vogliano recare la sera in discoteca, in particolare in un locale poco lontano dalla città e riaperto quest’anno.

“Un trasporto che a nostro avviso – spiegava Ghelfi – dovrebbe essere gratuito, dedicato, in partenza dal centro ad un orario idoneo alle esigenze dei giovani, in particolare per la giornata del sabato che è quella con un maggior afflusso nei locali pubblici di giovanissimi e neopatentati. La nostra proposta punta dunque ad una collaborazione immediata tra i gestori del locale e gli uffici competenti del Comune per strutturare il servizio, con spese di organizzazione e anche di comunicazione a carico dell’ente locale”.

L’assessore a Mobilità e Trasporti Carmelo Alberto D’Addese ha replicato a Ghelfi che già alcune discoteche attuano questa iniziativa in modo gratuito. “Crediamo che questa sia la modalità da attuare, non possiamo – ha concluso – compartecipare alle spese del trasporto di chi va a divertirsi”.

E se il consigliere Ds Paolo Zironi ha proposto una sua riflessione sugli aspetti legati alla prevenzione degli incidenti e all’uso del mezzo pubblico il collega della Quercia Simone Tosi ha ribadito che aldilà della singola iniziativa sul trasporto pubblico serve una grande campagna di prevenzione da attuarsi in collaborazione con i locali; “una battaglia culturale che coinvolga anche le famiglie e non dimentichi il tema della repressione dei comportamenti errati”.

Roberto Andreoli (capogruppo di Forza Italia) ha invece ricordato dal canto suo che in passato aveva cercato di proporre qualcosa di simile senza però riuscirci anche per la complessità del problema, dicendosi però certo che non sia giusto pensare che un’iniziativa simile sia completamente gratuita per chi partecipa.
Leda Tirelli (An) e Enrichetta Annovi (Fi) hanno sottolineato in breve l’importanza di salvare vite di giovani e tranquillizzare famiglie in attesa notturna mentre Daniela Depietri (Ds) ha preferito rammentare che è importante trattando questo argomento ricordare l’importanza dell’educazione data ai figli e le condizioni nelle quali i locali notturni operano in termini di orari, decibel, vendita di alcool.
Stefano Garuti (Margherita) ha invece definito possibile la sperimentazione del trasporto pubblico per le discoteche una volta trovati locali disponibili mentre il collega Massimo Valentini (Rc) ha preferito ricondurre la discussione su questo tema all’interno di quella che bisognerebbe fare sull’intera struttura sociale del nostro paese e non solo su Comune e discoteche. “E’ipocrita una discussione sulle sostanze se non si parla di auto veloci, l’arma è la macchina e non il vino se si parla di stragi sulle strade. Il trasporto pubblico – ha concluso – ridurrebbe il danno in questa ottica”.

Stefania Gasparini (Ds) ha sottolineato come il vero tema in campo sia la responsabilità del singolo e che l’intero sistema di azioni che si possono mettere in campo dev’essere basato su questo assunto.
L’assessore alle Politiche giovanili Marcella Valentini ha in breve ricordato che il Comune è comunque coinvolto promuovendo iniziative a favore dell’educazione e della responsabilità mentre il Sindaco Enrico Campedelli ha chiosato citando il rischio che il trasporto pubblico notturno possa fallire se la proposta fosse troppo generica, visto che i locali da servire sono tanti e con diversi target a seconda della serata. “E’ giusto però che il Comune supporti le imprese disponibili – ha detto – a promuovere questa iniziativa”.

Luca Ghelfi ha infine concluso il dibattito lanciando un’idea, quella che la Giunta comunale promuova un evento sulla sicurezza stradale prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, un weekend durante il quale oltre a proporre un bus per chi volesse frequentare i locali della zona, si pensi anche all’organizzazione di appuntamenti con testimonial, a una campagna di controlli della Polizia municipale e perfino a regalare i bomboloni la domenica mattina ai partecipanti, il tutto supportato da una forte campagna pubblicitaria.