Si è concluso nei giorni scorsi con il seminario “A bordo, in bici, a piedi” il progetto sperimentale finanziato dalla Provincia “On board”, originale percorso formativo rivolto ad una quarantina di giovani volontari contro il bullismo. Il corso è stato promosso da Reggio Children in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia, i Comuni di Bagnolo e 4 Castella, l’Asl di Reggio Emilia, TIL e l’Associazione Amici di Gancio Originale.

Se la sperimentazione l’hanno scorso aveva riguardato gli autisti di scuolabus della TIL, società a capitale pubblico divenuta punto di riferimento irrinunciabile per il trasporto scolastico, quest’anno il percorso è stato invece proposto a giovani provenienti da associazioni di volontariato dei Comuni di Bagnolo e 4 Castella che con grande serietà ed impegno hanno accompagnato gli studenti, dalle elementari alle medie sugli scuolabus. I giovani volontari in cambio del loro impegno hanno ricevuto sconti o ingressi gratuiti presso piscine, palestre, cinema, negozi o trasporti gratuiti per località di mare, messi a disposizione da una serie di soggetti pubblici (Comuni) e privati.

“Abbiamo 140 ragazzi che ogni giorno utilizzano due scuolabus della TIL – ha detto l’assessore del Comune di Bagnolo Paola Casali – le corse erano spesso occasione di litigi, dispetti, prevaricazioni, episodi che ci venivano segnalati sia dalle famiglie che dalla scuola. Con questo percorso formativo frequentato da 16 volontari ci siamo proposti di trasformare i viaggi in occasioni di crescita, di dialogo e di amicizia”. A Quattro Castella si è scelto di sperimentare il progetto sugli scuolabus delle medie utilizzati da 142 ragazzi. “I 21 volontari partecipanti – ha sottolineato la pedagogista Sara Davoli – hanno lasciato una traccia indelebile in questi studenti, che hanno capito la possibilità dello stare insieme non solo in modo civile, ma anche solidale e amicale”. “Corsi di questa natura – ha commentato l’assessore provinciale al Lavoro e Formazione professionale Gianluca Ferrari – dimostrano la valenza poliedrica della formazione professionale che è in grado di offrire valore aggiunto in tutti i campi, non solo in ambito professionalizzante quindi, ma anche da un punto di vista psico-educativo come in questo caso”.

Bullismo: i dati
Sul fenomeno del bullismo si sta impegnando molto anche l’Azienda Usl di Reggio Emilia che, da un’indagine effettuata nel 2005-2006 su un campione di 100 ragazzi di terza media, ha rilevato che:
– non sono usciti o hanno evitato un luogo per paura il 24% dei ragazzi (il 27% dei maschi e il 25% della femmine). Tra i luoghi evitati la scuola è al terzo posto;
– il 30% dei maschi e il 40% delle femmine, negli ultimi 12 mesi, hanno subito furti o atti vandalici; il 48,4% ha visto altri coetanei coinvolti in uno scontro fisico;
– il 26% dei giovani (30% dei maschi e 21% delle femmine) è stato coinvolto in uno scontro fisico. Il 23% dei maschi e il 30% delle femmine ha avuto scontri a scuola. Negli scontri in cui sono stati coinvolti, il 15% dei giovani (5% dei maschi e 33% delle femmine) dichiara di aver assunto droghe o consumato alcolici.

La Provincia di Reggio Emilia si è impegnata a contrastare l’allarmante fenomeno del bullismo oltre che con il corso On Board anche tramite il Centro Servizi per l’Intercultura Prometeo che ha organizzato tra l’altro corsi di formazione rivolti a docenti (intelligenza emotiova e bullismo: costruire l’infrastruttura intrapersonale e interpersonale per la gestione delle prepotenze a scuola).