Essere madri in Italia significa candidarsi ad incontrare difficoltà nel mondo del lavoro, ma anche incrementare il gap salariale, ossia lo scarto remunerativo tra lo stipendio di una donna e quello di un uomo a parità di lavoro e, come se non bastasse, ridurre la possibilità di carriera. Anche per questo le italiane fanno meno figli e sempre più tardi, in media 1,33 figli per donna alla soglia dei 29 anni.


Sono questi i temi al centro del convegno “Essere madri oggi. I dati Istat: le lavoratrici madri tra lavoro e cura” promosso dall’assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Reggio Loredana Dolci e organizzato dalle Consigliere di Parità Donatella Ferrari e Natalia Maramotti per domani, venerdì 30 marzo, (dalle ore 9) nella sede Inps di via Della Previdenza Sociale, 6 a Reggio Emilia.

“Le donne sono più istruite e, sebbene con fatica, più presenti nel mondo del lavoro, ma ancora sottopagate e troppo sole nell’affrontare le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia” afferma al proposito l’Assessora Dolci. “Il quadro di certo poco confortante della situazione che le madri lavoratrici vivono sulla propria pelle – affermano le Consigliere di parità – emerge da ricerche che l’ISTAT ha realizzato di recente. Questo convegno potrà dare un prezioso contributo alla ricerca di possibili soluzioni proprio a partire dai dati che verranno resi pubblici”.

Dopo la ricercatrice Istat Maria Clelia Romano, interverranno la responsabile del Servizio Salute Donna dell’Ausl di Reggio Emilia Mara Manghi e il medico del Lavoro, dell’ Ausl di Reggio Antonio Romanelli. L’Assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari concluderà i lavori.