Come migliorare le prestazioni estetiche e funzionali delle maglie? E quali trattamenti innovativi di fibre e tessuti sono oggi a disposizione? Una ricerca in tal senso e alcune sperimentazioni saranno presentati al quinto seminario del ciclo dedicato a “Impresa e ricerca” promosso da Aster, Provincia di Modena e Università degli studi. L’incontro si terrà domani a Carpi (0re 10) alla sala Cimieri dell’Archivio storico comunale a Palazzo dei Pio in piazzale Re Astolfo 2.


I lavori saranno aperti da Alberto Allegretti, vicesindaco di Carpi, e da Matteo Spaggiari, presidente regionale di Confartigianato Moda.

Per gli aspetti tecnici e scientifici interverranno Fabio Rombaldoni (finissaggio in plasma di tessuti a maglia di lana) e Raffaella Mosotti (applicazione degli enzimi nella tintura della lana) entrambi dell’Istituto per lo studio delle macromolecole del Cnr di Biella. Ferruccio Doghieri, del Dipartimento di Ingegneria chimica dell’Università di Bologna, analizzerà invece il processo di asciugatura nel finissaggio dei prodotti tessili.

Nel 2003, secondo i dati dell’Osservatorio del settore tessile abbigliamento di Carpi, erano presenti nel distretto circa 1500 imprese ( di cui 350 finali e 1150 di subfornitura) con 8.200 addetti.

Le aziende, prevalentemente artigiane, di piccola e media dimensione, sono caratterizzate da grande flessibilità produttiva, elevata qualità dei prodotti, design innovativo ed esportano confezioni e prodotti di maglieria per quasi 900 milioni di Euro. Sono carpigiane alcune celebri “griffe” del made in Italy.
Significativi gli investimenti che le imprese hanno sostenuto negli ultimi anni per migliorare la qualità della produzione, riposizionandosi su fasce di mercato più elevate, aumentando la flessibilità di risposta alle esigenze di mercato, investendo sui marchi propri, ampliando la propria presenza sui mercati internazionali. La quota di export raggiunge infatti oggi il 37 per cento del fatturato, mentre era al 22 per cento all’inizio degli anni ‘90.

Da sottolineare che il processo di innalzamento dei livelli qualitativi e competitivi del settore ha coinvolto l’intera filiera: non solo le imprese finali, ma anche le imprese di subfornitura, che sono una componente centrale nei sistemi di produzione locale.