Nell’area dell’ex fornace Ferrari di via Scartazza, di proprietà della ditta Colabenton, è prevista la realizzazione di un Piano per Insediamenti Produttivi. Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale di giovedì scorso l’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un’interrogazione con cui Ercole Toni (Ds) segnalava una situazione di degrado ambientale nell’area in questione.


In particolare Toni chiedeva conto dell’eventuale dispersione di amianto nel terreno provocata dalla rottura del tetto dei capannoni dell’ex fornace, dell’eventuale presenza di un gregge di 500 pecore nei capannoni stessi con annessa attività di macellazione, dell’utilizzo dell’area come parcheggio di materie prime finite di una ceramica attigua e dello stato di abbandono della “Fossa Bernarda”, un canale che scorre nei pressi dell’area e che spesso si presenta ostruita, così da rappresentare un pericolo di esondazione in caso di abbondanti precipitazioni.

Orlando, come detto, ha ricordato che nell’area sorgeranno insediamenti produttivi, anche se al momento è ancora in corso la procedura di presentazione di alcune variazioni rispetto al progetto originale presentato dalla ditta proprietaria del terreno, confermando poi che l’area viene utilizzata per lo stoccaggio dei prodotti finiti della ditta Stabila (ex SEL) che confina con la stessa e che ha il proprio stabilimento produttivo nell’area adiacente.

Quanto rottura delle coperture dei capannoni e della dispersione di amianto, Orlando ha ripetuto quanto già detto in occasione di una precedente interrogazione sullo stesso tema, cioè che la ditta proprietaria dei capannoni – dopo il sollecito di Arpa per la rimozione delle coperture rotte e per la bonifica del terreno – ha provveduto a quanto richiesto, con l’impegno di smaltire anche le parti residue delle coperture ancora presenti entro la fine del 2007.

L’assessore ha poi confermato la presenza, regolarmente autorizzata fino al 31 dicembre 2006, di un gregge di pecore, escludendo però che ci sia stata attività di macellazione.
Infine, ha anche assicurato che in questi giorni saranno conclusi i lavori di risagomatura e spurgo della Fossa Bernarda, ricordando che in ogni caso viene sfalciata due volte l’anno.

Toni si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore, chiedendo però di fare pressione sulla ditta per accelerare i lavori finali di bonifica.