Questa sera alle 21, presso la Sala Grande di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena, sarà presentato il saggio L’occultamento dell’autore. La ricerca artistica di Franco Vaccari di Luca Panaro, con prefazione di Claudio Marra.


L’autore, l’artista e la direttrice della Galleria Civica, Angela Vettese, con la partecipazione di Claudio Marra, docente di Storia della Fotografia al DAMS dell’Università di Bologna, si confronteranno sull’opera e la poetica di Franco Vaccari concentrandosi in particolare sul tema della scomparsa dell’autore.

Le componenti fondamentali del momento espositivo, fotografo-camera-soggetto, vengono intaccate alla base, mediante la sparizione dell’autore. Vaccari si eclissa lasciando un meccanismo in funzione che lo sostitutisce.

La macchina fotografica e lo spettatore si trovano così a dialogare in assenza di una regia pensante generando caos, casualità, contraddizione, straniamento e la lontananza da ogni risultato prevedibile.
Lascia su queste pareti una traccia del tuo passaggio (Biennale di Venezia 1972) è forse l’opera di Franco Vaccari che riassume in modo più emblematico questo concetto, tema portante del saggio presentato nel corso della serata.

L’incontro, aperto al pubblico, è ad ingresso gratuito. Durante la serata sarà possibile acquistare il volume presso il bookshop della Galleria Civica.

Franco Vaccari nasce a Modena nel 1936. Compie studi di tipo scientifico ed esordisce come poeta visivo per poi intraprendere sin dalla fine degli anni Sessanta un percorso di tipo concettuale orientato a una riflessione profonda sui nuovi mezzi di comunicazione. A partire da questo periodo, Vaccari realizza una serie di interventi sul campo che chiama Esposizioni in tempo reale, in cui utilizza il video e la fotografia per documentare in diretta accadimenti di diverso genere, a volte da lui stesso provocati. Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica con la riflessione teorica, pubblicando, tra l’altro, i libri Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979), che costituiscono tuttora un contributo importante al dibattito teorico sulla fotografia. Ha partecipato con sale personali alle Biennali di Venezia del 1972, 1980, 1993.

Luca Panaro collabora con l’insegnamento di Storia della Fotografia al DAMS dell’Università di Bologna e con quello di Iconografia Fotografica del Politecnico di Milano. Tra gli interventi espositivi da lui curati ricordiamo la rassegna biennale Immagini a contatto (Fotomuseo Giuseppe Panini, Modena, 2004 e 2006) e la mostra Cruel Photography (Paggeriarte Betta Frigieri, Sassuolo 2006). Scrive per le riviste Around Photography e Flash Art.