Sono 12 i Comuni modenesi che hanno aderito finora al blocco della circolazione in programma domenica 25 febbraio. Oltre a Modena, non si circolerà nei centri abitati di Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Medolla, Mirandola, Nonantola, Sassuolo e Vignola. Alcuni Comuni, in particolare dell’area nord, stanno decidendo in queste ore se aderire all’iniziativa (tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.provincia.modena.it al tema ambiente).

Ogni Comune ha deciso con articolazioni diverse, a partire dalle aree dove scatterà il divieto e i mezzi che potranno circolare; per Modena l’area interessata dallo stop è quella all’interno delle tangenziali, la stessa del blocco del giovedì.
L’iniziativa è stata decisa da presidenti di Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, delle Province autonome di Trento e Bolzano e del Canton Ticino per combattere smog e polveri sottili.

“La smog – afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – si combatte in modo ancora più efficace se i provvedimenti riguardano aree vaste come tutta la Pianura Padana. L’adesione di diversi Comuni modenesi all’iniziativa di domenica è anche un segnale forte che dimostra un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Ora però è necessario avviare anche le politiche strutturali che sono contenute nel Piano provinciale di risanamento dell’aria”.

Il Piano sarà discusso entro la fine di marzo dal Consiglio provinciale. La manovra prevede, tra l’altro, nuovi orari per le operazioni del trasporto merci, bus navetta per i poli industriali, autobus a chiamata, controlli sulle emissioni delle imprese, un nuovo sistema di monitoraggio dell’aria (con l’aggiunta dei controlli delle pm 2,5, polveri più sottili e pericolose delle pm 10 rilevate finora); previste anche azioni sulla mobilità, sulle emissioni delle imprese e nel settore energetico per combattere lo smog. La manovra riguarda tutta la Provincia, anche se individua due zone considerate più a rischio dove sarà messa in campo un’azione più decisa: i comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Nonantola, S.Cesario, Soliera e Spilamberto e il distretto ceramico (Sassuolo, Castelvetro, Fiorano, Formigine e Maranello).