Leonardo Masella (PRC) ha presentato un’interrogazione nella quale chiede alla Giunta di acquisire, sulla base della bozza di protocollo d’intesa realizzato con la Prefettura di Modena relativa all’attività di osservazione e monitoraggio congiunto da parte di Regione e Prefettura sul Cpt di Modena, ogni necessaria informazione al fine di ripristinare la situazione giuridica del signor Ben Najah Abdessammad, cittadino marocchino, che la Prefettura modenese il 6 febbraio scorso ha deciso di rimpatriare in via coatta.

Il signor Ben Najah, rileva il consigliere risiede in Italia dove è giunto per ricongiungersi con la propria famiglia, da circa 19 anni, e dove da circa tre mesi vive presso la cugina di nazionalità italiana. Si è perfettamente integrato nel nostro territorio, aggiunge Masella, ha frequentato le scuole in Italia, ha sempre lavorato nel nostro paese, non avendo più nessun parente in Marocco, ed è assolutamente privo di precedenti penali.

L’esponente del PRC ricostruisce poi la vicenda che ha portato la Prefettura di Modena a decidere per il suo rimpatrio, nonostante, sottolinea il consigliere, la legge 189/02 all’art. 19 preveda che non si possono espellere parenti entro il quarto grado di cittadini italiani, il signor Ben Najan abbia fatto presente tale convivenza e gli stessi carabinieri di Moglia siano personalmente andati a constatare la situazione il 1° febbraio scorso.
Ben Najan si è dimenticato di rinnovare il suo permesso di soggiorno scaduto di validità nel maggio 2006 e in settembre, dopo un controllo della Polizia, è stato immediatamente colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale. Lo stesso Ben Najah, per trascuratezza, ha omesso di recarsi immediatamente da un legale e il 15 dicembre 2006, quando ormai erano decorsi i 60 giorni per fare ricorso al Giudice di Pace, ed è stato nuovamente fermato e rinchiuso presso il Centro di Permanenza di Modena.

Masella rammenta anche che tutta la famiglia di Ben Najah è residente nel modenese, che la madre è affetta da una gravissima patologia tumorale che la costringe ad effettuare sedute di chemioterapia e che lo stesso Ben Najah, prima di essere fermato, si sottoponeva a continue cure mediche per un grave infortunio subito al braccio.