Trasmettiamo l’intervento dell’assessore provinciale alla Istruzione, Formazione e Lavoro, Paolo Rebaudengo, sull’istituto tecnico industraile
Aldini-Valeriani.

Sul tema, l’assessore ha anche inviato una lettera (che si allega) all’assessore comunale, Maria Virgilio, all’assessore regionale Paola Manzini, al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale,
Luigi Catalano, al rettore Pier Ugo Calzolari, al presidente della Camera di commercio, Gian Carlo Sangalli e ai segretari provinciali dei sindacati
della scuola.

“Il riferimento al documento dell’assessora all’Istruzione del Comune di Bologna, Maria Virgilio, sulle Aldini Valeriani, voglio innanzitutto
esprimere l’interesse dell’amministrazione provinciale a un progetto che collochi la scuola comunale all’interno dell’obiettivo più generale del
rilancio dell’istruzione tecnica e professionale e dichiarare la piena disponibilità a dar corso su questo tema a incontri con tutti i soggetti
interessati. A tal fine, saranno di aiuto le nuove norme varate dal Governo nella seduta del 25 gennaio scorso.
La prestigiosa scuola bolognese ha dato un ricco contributo alla crescita industriale ed economica del nostro territorio. Ad essa, in epoche più
recenti ma comunque da decenni, si sono affiancate diverse altre scuole tecniche e professionali, che hanno anch’esse saputo sviluppare una valida offerta formativa e tessere proficui rapporti col tessuto produttivo
locale.
Il documento presentato dall’assessora Virgilio, tuttavia, solleva questioni di diversa natura, alcune delle quali di difficile e improbabile
soluzione (ad esempio, la statalizzazione per il solo biennio) che dovranno comunque trovare una definizione entro un progetto organico, al quale
l’amministrazione provinciale intende contribuire anche per le proprie competenze in materia di programmazione dell’offerta scolastica formativa e
in tema di edilizia scolastica.
Voglio comunque evidenziare i seguenti aspetti:
· la possibilità di istituire, nell’ambito delle competenze del ministero della Pubblica istruzione, di Regioni ed Enti locali, Poli tecnico-professionali in ogni provincia, finalizzati a promuovere in
modo stabile la diffusione della cultura scientifica e tecnica e le misure per lo sviluppo economico e produttivo;
· l’interesse all’istituzione di questi Poli per la valorizzazione e lo sviluppo di tutte le scuole tecniche e professionali del territorio, a cui
la Provincia da tempo lavora anche attraverso specifici finanziamenti, con il supporto della Conferenza provinciale di coordinamento. Proprio su questo tema l’Ufficio di presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci della provincia di Bologna ha convocato le parti sociali, lo
scorso dicembre, per richiamare l’esigenza di dar vita a progetti che leghino sempre più le scuole superiori al territorio, in un disegno di reciproco stimolo e sviluppo;
· l’essenzialità del ruolo della Regione Emilia-Romagna per tracciare insieme agli Enti locali ed alle scuole interessate il quadro di riferimento all’interno del quale collocare un progetto di queste
dimensioni;
· l’importanza di un coinvolgimento diretto del sistema delle imprese e delle organizzazioni sindacali;
· l’opportunità di esaminare anche gli indirizzi di studi dell’ex Sirani, nell’ambito degli sbocchi professionali nel settore dei servizi alla
persona”.