Un tessuto economico vivace e un mercato del lavoro capace, finora, di riassorbire gli esuberi delle imprese agroalimentari che hanno cessato l’attività. Una debolezza sul piano infrastrutturale alla quale far fronte con la realizzazione della Cispadana e il raddoppio della linea ferroviaria per il Brennero. La presenza di imprese che necessitano del supporto di servizi qualificanti, a cominciare dal trasferimento tecnologico.


L’area Nord della provincia di Modena presenta numerosi indicatori positivi e alcuni elementi di criticità, ma la valutazione comune emersa dal confronto tra la Giunta provinciale e i nove sindaci della zona – confronto che si è svolto in mattinata nella sede della Provincia – è che sugli indicatori fondamentali della qualità della vita la situazione sia in linea con la media provinciale, mentre è stata confermata la non praticabilità di progetti ad alto impatto ambientale. “E’ una realtà ricca, che rientra pienamente nei processi di globalizzazione – sintetizza il presidente della Provincia Emilio Sabattini – e che richiede quindi risposte nuove ai bisogni della società e del mondo produttivo”.

Il confronto tra Giunta provinciale e sindaci dell’area Nord aveva l’obbiettivo di fare una valutazione comune sulle linee strategiche d’azione da intraprendere per consolidare e rafforzare lo sviluppo della zona. Gli obbiettivi mirano soprattutto a supportare il mondo produttivo – caratterizzato da una forte presenza di industrie manifatturiere – con una rete di servizi avanzati in grado di potenziare le produzione ad alto valore aggiunto. Un’occasione può essere costituita dall’accordo, sottoscritto di recente dalla Provincia e dalla Regione Emilia Romagna, per la riqualificazione delle aree di insediamento industriale e artigianale attrezzate con centri integrati di servizio. Per quanto riguarda la ricerca e innovazione, almeno tre distretti produttivi – agroalimentare, biomedicale e della meccanica – aspirano ad ottenere il supporto dei relativi Distretti tecnologici, e a questo si aggiunge il ruolo che può giocare il ruolo di Democenter-Sipe, con un’articolazione territoriale e indirizzato al sostegno delle piccole imprese.

Quanto alle infrastrutture, la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana – hanno convenuto assessori provinciali e sindaci – sarà un’occasione importante per lo sviluppo del territorio e il baricentro intorno al quale ruoterà una trasformazione generale dell’assetto territoriale.

“In un quadro che presenta molti aspetti positivi, anche in prospettiva futura, ci sono anche degli elementi di criticità – conclude il presidente della Provincia – come la percentuale di lavoro a tempo determinato superiore alla media provinciale e la crisi del settore agricolo, che impone la messa in campo di nuovi progetti. L’ex zuccherificio di Massa Finalese è un esempio: la scommessa è quella di riconvertire lo stabilimento in attività che producano un beneficio per il territorio e per le colture di eccellenza. Non è una scommessa facile, ma dobbiamo lavorare in sinergia per trovare una soluzione”.