Dalle raccolte dei Musei civici al nuovo Museo della figurina, dalla mostra della giapponese Yajoi Kusama a quella dello svizzero Ugo Rondinone. Nei giorni di Natale e Santo Stefano sono molte le occasioni per visitare a Modena mostre e musei.

Il 26 dicembre sono aperte anche “Romanica”, dedicata ad arte e liturgia nelle terre di san Geminiano e Matilde di Canossa, e “La cantata dei pastori”, che propone presepi del Settecento. Aperte nel giorno di Santo Stefano anche le Sale storiche del Palazzo comunale. Ecco, in sintesi, orari e biglietti.

Musei civici. I Musei civici di Modena (palazzo dei Musei, largo sant’Agostino) restano aperti il 25 dicembre dalle 15 alle 18 e il 26 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Il pubblico può visitare le collezioni comunali, composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna. Al piano terra del Palazzo dei Musei, nello spazio del lapidario romano, si può visitare la mostra “Il passato presente”, dedicata alle recenti scoperte di archeologia urbana, in particolare il ritrovamento dei resti delle mura dell’antica Mutina nel sottosuolo di piazza Roma.

Museo della figurina. Dalle leggendarie Liebig ai mitici album dei calciatori che hanno fatto sognare generazioni di bambini. Il 25 e il 25 dicembre, dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito) si può visitare a Palazzo Santa Margherita il nuovo Museo della figurina, da poco inaugurato. Si tratta della più importante collezione al mondo di piccole stampe, con 500 mila esemplari che permettono di ripercorrere storia, costume, sport e passioni di 150 anni di storia. Il viaggio nell'”album delle meraviglie” fa tappa nel cinema, nello sport, nella gastronomia, nella moda e nella didattica.

Yayoi Kusama. “Metamorfosi”, prima mostra personale in un museo italiano dell’artista giapponese Yayoi Kusama, si può visitare alla Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande, il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Nota per il suo lavoro sul tema della percezione ossessiva e sul disorientamento, Yayoi Kusama propone una serie di ambientazioni, oggetti e dipinti ricoperti di texture a puntini e sculture luminose.

Ugo Rondinone. “Giorni felici”, prima mostra personale dell’artista svizzero Ugo Rondinone in un museo italiano, è aperta a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Artista visionario e melanconico, Rondinone presenta una serie di opere in un percorso espositivo in cinque tappe tra installazioni ambientali, sculture, video e fotografia che tratteggiano un suo personale itinerario esistenziale.

Fabio Bonetti. Si intitola “10 ostruzioni del bassoventre (lifeboat)” l’installazione di Fabio Bonetti che si può ammirare nell’area progetto di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). L’installazione si presenta come la scena di un mistero. Sull’ampia scala di Palazzo Santa Margherita lo spettatore s’imbatte, infatti, nel corpo inerme di un uomo, una sagoma nera indistinta, come vista nel buio della notte, distesa, che pare fuoriuscire col busto dalla parete dell’edificio e stendersi di fronte a lui.

Perdere la bussola. Nello spazio espositivo del laboratorio didattico della Galleria civica, in corso Canalgrande 103, si può ammirare il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito) la mostra “Perdere la bussola: contenitori e contenuti di un’identità”, che propone, a cura di Sonia Fabbrocino, i lavori prodotti dagli studenti del liceo ginnasio Muratori e della scuola media Paoli.

Romanica. Opere di oreficeria prodotte per la Cattedrale di Modena, manoscritti, iscrizioni e preziosi manufatti legati al culto provenienti dalla vicina abbazia di Nonantola e dalla distrutta abbazia di Frassinoro si possono ammirare il 26 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 nella mostra “Romanica: arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa”, aperta ai Museo del Duomo, in via Lanfranco. Il biglietto intero costa 3 euro (2 euro il ridotto).

Presepi. Una selezione di presepi del Settecento della tradizione napoletana e bolognese, in gran parte provenienti da collezioni private, viene proposta dall’esposizione “La cantata dei pastori”, aperta nella chiesa del Voto, in via Emilia centro, il 26 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 (ingresso gratuito). Alla mostra, che trae il titolo dalla tradizionale rappresentazione natalizia partenopea “La cantata dei pastori”, si affiancano le voci e i suoni dello spettacolo “La grotta e l’osteria: i segreti del presepe napoletano”, portato in scena, sempre nella chiesa del Voto, da Flavia de Lucis, accompagnata dal mandolino di Roberto Palumbo, martedì 26 dicembre alle 18 (ingresso gratuito).
Sala storiche del Municipio. Martedì 26 dicembre le sale storico del Palazzo comunale sono aperte al pubblico dalle 14.30 alle 20. Il biglietto d’ingresso costa un euro. Il pubblico può ammirare la Sala del Fuoco, affrescata da Nicolò dell’Abate, il Camerino dei Confirmati, con la Secchia rapita, e la seicentesca Sala del Vecchio Consiglio.