Un Fondo verde per raccogliere risorse da destinare a progetti di sviluppo dei parchi e delle aree protette modenesi. Lo ha creato la Provincia di Modena, in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e sarà presentato lunedì 4 dicembre con un convegno in programma, dalle ore 9,30 alle 13, all’Hotel Real Fini di Modena (via Emilia est 435).

Con questo nuovo strumento enti e cittadini, ma soprattutto imprese, potranno sottoscrivere un contributo utilizzando il c/c 40749724 (Abi 02008 – Cab 12930 CIN K). Per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Parchi della Provincia (via Barozzi 340, tel. 059 209401).
Alla presentazione dell’iniziativa intervengono il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro che concluderà i lavori alle 12,30, Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, Lino Zanichelli, assessore regionale All’Ambiente, Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, Massimo Giusti, vice presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e Pier Luigi Sacco, direttore scientifico di Goodwill, che ha elaborato il percorso di nascita del Fondo.
“Introduciamo – spiega Caldana – un nuovo strumento di foundraising territoriale, capace di far convergere risorse da destinare allo sviluppo dei servizi offerti dai parchi, sperimentando forme innovative di collaborazione tra pubblico e privato. Intanto la Provincia ha deciso, in sede di bilancio 2007, di partire con un sostegno al Fondo pari a 250 mila euro”.

Attraverso il Fondo le imprese potranno investire sull’ambiente, associando il proprio marchio e la propria immagine a iniziative e progetti da avviare nei parchi e nelle aree protette a carattere naturalistico ma anche culturale e artistico.

Nel corso del convegno, infatti, Marinella Paderni, curatrice e docente all’Accademia Carrara di Bergamo, e Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow food, parleranno del rapporto tra patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico e saranno presentati progetti innovativi rivolti ai visitatori, ovvero: percorsi multisensoriali per i visitatori disabili, recupero delle colture estinte, laboratori enogastronomici, ma anche nuovi interventi di arte pubblica.

Circa il sette per cento, pari a 18 mila ettari, del territorio della provincia di Modena è ambientalmente protetto

Due parchi regionali (il Parco dell’Alto appennino modenese e il Parco dei Sassi di Roccamalatina), tre riserve naturali (Salse di Nirano, Casse d’espansione del Secchia e Sassoguidano) e numerose oasi naturali (tra queste l’oasi di Manzolino, le Valli di Mortizzuolo, l’area del Torrazzuolo a Nonantola e il parco faunistico di Festà).

Gli amanti del trekking preferiscono le cime del parco dell’alto Appennino, i patiti del birdwatching si danno appuntamento nei capanni attrezzati dell’area del Torrazzuolo, nel cuore della antica Partecipanza agraria di Nonantola, per ammirare gli aironi, o a Sassoguidano a Pavullo, dove protagonisti sono i falchi e gli sparvieri. Per vedere da vicino cervi e daini, invece, il luogo ideale è il parco faunistico di Festà a Marano, esempio innovativo di area protetta nata da una iniziativa privata.

Tra le aree naturalistiche più frequentate spiccano le Salse di Nirano e il Parco dei Sassi di Roccamalatina, con le sue imponenti guglie e le suggestive testimonianze medievali.