La Finanziaria 2007 è positiva perché punta sull’equità fiscale, lo sviluppo e il riordino della spesa pubblica. Può però essere migliorata accogliendo le richieste degli enti locali sul federalismo fiscale solidale e di un aumento delle risorse per gli investimenti, soprattutto sull’edilizia scolastica, l’assistenza agli anziani, gli asili nido e l’integrazione dei cittadini immigrati.


E’ questo, in sintesi, il giudizio contenuto in un documento approvato dal Consiglio provinciale nei giorni scorsi sulla manovra finanziaria in discussione al Senato. Hanno votato a favore la maggioranza (Ds, Margherita, Prc e Verdi), contrario il centrodestra che ha votato due documenti di FI e An contrari alla Finanziaria, respinti dal Consiglio.

Nel documento approvato si chiede anche l’avvio di una riforma della pubblica amministrazione che ridefinisca ruolo e competenze delle diverse istituzioni. Su questi temi la Provincia intende aprire un tavolo di confornto con la Regione per stabilire un quadro certo delle risorse trasferite alle Province per realizzare gli investimenti sul territorio.

Durante il dibattito Demos Malavasi (Ds), illustrando il documento della maggioranza, ha sottolineato l’importanza di “avviare un vero federalismo fiscale a partire dall’anticipazione della compartecipazione del gettito Irpef già nel 2007”.

Andrea Sirotti (Ds) ha definito la Finanziaria “equa e rigorosa per sistemare i conti in rosso lasciati dal precedente Governo”, mentre Aldo Imperiale (Prc) ha sottolineato lo sforzo, contenuto nella manovra, di “combattere i privilegi che la destra invece difende”.
Illustrando il documento del proprio gruppo Luca Caselli (An) ha evidenziato che “nonostante i forti tagli agli enti locali, quest’anno i tanti sindaci di sinistra tacciono mentre lo scorso anno hanno protestato ferocemente contro la finanziaria del Governo di centrodestra”, un concetto ripreso anche da Claudia Severi (FI) che – ricordando la manifestazione in programma sabato 2 dicembre a Roma contro la Finanziaria – ha parlato di manovra economica che “aumenta le tasse e mette in crisi i bilanci degli enti locali”.
Giorgio Barbieri (Lega nord) ha definito il Governo “ostaggio della sinistra massimalista, la confusione che circonda il varo di questa Finanziaria penalizza l’economia”, mentre Tomaso Tagliani (Udc) ha affermato che “questa Finanziaria sta provocando l’aumento delle tariffe quindi l’impoverimento di tante famiglie”.