Il Progetto “Alloggio temporaneo per donne in difficoltà” prevede la destinazione di un appartamento di ampie dimensioni, alla convivenza di più donne sole, anche con figli minori, che si trovino in situazione di emergenza abitativa e in carico al servizio sociale quale “ponte” verso un progetto di completa autonomia. Il progetto è attivo dall’inizio del mese di Novembre e sono già stati inseriti due nuclei famigliari.


“L’obiettivo generale del progetto – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – consiste nell’assicurare una condizione abitativa adeguata a nuclei familiari monogenitoriali con minori, perseguendo un progressivo affrancamento dalla tutela dei Servizi in una logica di emancipazione sociale e conseguimento di un’autonomia alloggiativi. Questo luogo è inteso come un luogo di transito e di ricostruzione delle energie necessarie ad affrontare il più difficile percorso di ridefinizione dell’autonomia personale e familiare delle persone accolte”.

E’ previsto un periodo di permanenza di 6 mesi prorogabili di ulteriori 6, su progetto dei servizi coinvolti. La casa deve essere considerata uno spazio comune all’interno del quale deve essere garantita la reciproca convivenza e il rispetto delle altre persone accolte. I destinatari, infatti, sono famiglie monogenitoriali costituite per lo più da madri sole con figli a carico. Non si esclude comunque che possano rientrare nel progetto anche donne senza figli. A regime la struttura potrà ospitare un massimo di 3 nuclei familiari.

“Altro obiettivo di medio periodo – conclude l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – è l’accompagnamento del nucleo familiare in un’ottica di responsabilizzazione ed autonomizzazione dai servizi per poter arrivare a reperire autonomamente o tramite L’Agenzia Casa un alloggio adeguato alle proprie risorse”.

I servizi coinvolti nel progetto sono: il servizio sociale area adulti (responsabile del progetto), il servizio minori, Coop. Sociale per la gestione dell’alloggio (attività di housing sociale, amministrazione spese alloggio, controlli e verifiche sulle struttura, ecc.), il terzo settore con particolare riferimento ad associazioni del territorio e volontariato (parrocchie, caritas, ecc.), per progetti di facilitazione all’integrazione dei nuclei familiari.