E’ calato nell’ultimo anno il numero dei cittadini che si rivolgono al difensore civico e tra i motivi va segnalata la buona qualità dell’azione della macchina amministrativa per “trasparenza, tempestività e imparzialità”. Alfredo Clò, difensore civico della Provincia di Modena, ha aperto così la sua relazione annuale, presentata nei giorni scorsi al Consiglio provinciale.

Tra gli interventi comunque effettuati, molti hanno riguardato richieste di messa in sicurezza delle strade provinciali, in particolare nella zona di Castelfranco, oppure contenziosi con le amministrazioni comunali nelle località dove il difensore civico non è stato nominato. Infatti, ha specificato Clò, “sono ben 22 i Comuni della provincia che non hanno il difensore civico e che indicano al pubblico la possibilità, contemplata dalla legge, di rivolgersi in caso di bisogno al difensore provinciale, che quindi svolge un ruolo fondamentale di tutela dei cittadini”.

Alfredo Clò ha sottolineato come la maggior parte delle questioni si sia conclusa positivamente, in via amichevole, con l’assicurazione degli amministratori a provvedere, pur rilevando che la legge è carente nel regolare funzioni e poteri istituzionali del difensore civico. Tutti i consiglieri intervenuti nel dibattito gli hanno espresso il loro ringraziamento per l’attività che ha svolto e continua a svolgere.

– Walter Telleri (Verdi) ha rilevato “con un’esultanza che dovrebbe essere condivisa anche dall’opposizione, la buona qualità dell’azione amministrativa che ha prodotto il calo delle richieste”.
– Giorgio Barbieri (Lega), invece, ha sostenuto che la minore affluenza “è dovuta all’assenza di pubblicità della figura che quindi i cittadini non conoscono”.
– Mauro Cavazzuti (Margherita) ha proposto di votare un ordine del giorno che stimoli il Parlamento ad approvare finalmente la nuova legge sul difensore civico.
– Anche Demos Malavasi ( Ds) ha affermato che “quella del difensore civico è una figura che va ridefinita in linea con la modifica degli enti locali, potrebbe per esempio essere nominato all’interno delle Unioni di Comuni”.
– Per Tomaso Tagliani (Udc) “è giusto esaltare e pubblicizzare questa figura ma bisogna anche indurre gli amministratori locali a collaborare, perché spesso non lo fanno”.
– Dello stesso parere anche Dante Mazzi (Forza Italia) e Cesare Falzoni (An) per il quale “tutti i cittadini della provincia debbono godere degli stessi diritti”.