La visita dell’ambasciatore americano Ronald P. Spogli oggi a Modena, è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti di collaborazione con la
capitale del distretto ceramico italiano e per lanciare anche qui il progetto ‘Partnership for Growth’.

5 studenti partiranno per gli Stati Uniti, per uno stage di 6 mesi presso piccolissime imprese in
forte espansione americane: un apprendistato vero e proprio, durante il quale essi potranno ‘acquisire’ i capisaldi dell’economia d’oltreoceano, ovvero la cultura del rischio e le modalità di crescita tipiche. Obiettivo – ha chiarito l’ambasciatore “piantare i semi della cultura del rischio in Italia”.

Gli studenti partiranno nel primo trimestre del 2007, mentre si lavorerà – ha aggiunto il presidente dell’associazione Vittorio Fini – affinchè siano sempre di più.
Un programma, ha continuato Spogli – che “è stato accolto con grandissimo interesse dagli imprenditori italiani”.

“Modena è un’area dinamica che può assicurare una più intensa collaborazione con gli Stati Uniti, dando impulso reciproco ai nostri paesi”, ha proseguito l’ambasciatore.
‘Partnership for Growth’ è un programma che si basa su quattro pilastri: intende promuovere una maggiore collaborazione tra università e imprese,
rafforzando i processi di trasferimento tecnologico e promuovendo la creazione di nuove imprese; sviluppare strumenti finanziari, come il private equity o il venture capital “che qui in Italia sono a un punto basso – ha fatto notare – non soltanto rispetto all’America, ma all’Europa”; garantire una maggiore tutela dei diritti di proprietà intellettuale e industriale per incoraggiare l’innovazione e le nuove invenzioni; infine il programma ‘B.e.s.t.’ che sta per Business Exchange and Student Training, finalizzato a promuovere viaggi di studio negli Stati
Uniti per laureati italiani e giovani manager, con l’obiettivo di approfondire il sistema imprenditoriale americano e i collegamenti tra università e aziende. Programma per il quale sono stati selezionati, appunto, i 5 studenti modenesi.

“La nostra permanenza negli Usa può e deve migliorare. Per questo dobbiamo mettere in campo tutte le strategie e le risorse necessarie per
raggiungere questo obiettivo”, ha poi aggiunto Fini. Quattro i settori particolarmente forti in termini di export nel territorio modenese, ovvero, il ceramico, il tessile-abbigliamento, il biomedicale e
l’automobilistico. Le aziende che danno vita a questo ambito sono “particolarmente dinamiche – ha fatto notare Spogli – e soprattutto puntano
sull’estero”. Quello che manca in Italia – ha concluso Spogli – è un “sistema con la ‘S’ maiuscola in grado di stimolare le invenzioni e sostenerle economicamente”.