Insieme a Emma Dante e Davide Enia, Vincenzo Pirrota, in scena al Teatro delle Passioni da domani al 26 novembre (dal 21 al 25 novembre ore 21; il 26 novembre ore 17) rappresenta una delle personalità più nuove ed energiche della scena teatrale siciliana, capaci di reinterpretare la Sicilia contemporanea con soffi originali e tratti creativi.

Scelto per aprire ufficialmente la stagione teatrale del Teatro delle Passioni, spazio attento ad accogliere anche i movimenti più sotterranei della scena contemporanea, lo spettacolo si colloca come sfida registica a un testo poco frequentato La sagra del signore della nave, novella che Luigi Pirandello tradusse per la scena, e realizzato dal Teatro di Roma nella scorsa stagione. L’atmosfera sacrale in una Sicilia cuore estremo del Mediterraneo, si snoda attorno ai riti in onore di quel Crocifisso protettore dei marinai senza risparmiare una vena grottesca che nel binomio peccato/spiritualità trova il suo luogo per esprimersi.
Le sfumature tragico–ironiche che Pirrotta regala alla messinscena trovano nella “carnezzeria” davanti a una chiesa uno dei momenti più alti del sacrificio a Dio. Sacro e profano, cristiano e pagano, uomo e animale sono i termini di un affresco popolare e sanguigno che il regista ha portato sulle scene grazie a un gruppo di tredici attori accompagnati da ottimi musicisti che eseguono in scena musiche popolari, marcette e nenie rituali, creando l’atmosfera di una festa paesana animata da figure stralunate ed eccentriche.
I personaggi, dopo una prima parte in cui vengono presentati e radunati, esplodono in canti e balli, evocazioni e processioni facendo emergere tutta la loro umanità ritratta nel suo crollo.