Lo sviluppo del comparto ingegneristico nella città del Tricolore, nota ai giorni nostri soprattutto per la rilevanza economica e produttiva del settore meccanico, ha radici profonde e solide tanto che la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha voluto dedicare un ciclo di incontri dal titolo “Design ed innovazione tecnologica” attraverso i quali percorrere la storia, in particolare di quel segmento rappresentato dalle costruzioni aeronautiche e ferroviarie, che portano il timbro delle Officine Meccaniche Italiane ‘Reggiane’.

Un appuntamento con gli esordi industriali di un comparto che si caratterizza per essere interessante per gli appassionati, ma anche un utile momento di riflessione scientifica e tecnica per gli addetti ai lavori, che continuano ad operare in questo importante settore, dove diventa strategica e fondamentale la sinergia con la ricerca accademica.

“Questo ciclo di incontri – afferma la prof.ssa Bianca Rimini, Preside della Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è stato organizzato allo scopo di testimoniare la continuità della tecnica a Reggio Emilia e ricordare agli studenti i prodotti dell’ingegno, che hanno contribuito a far conoscere la città al mondo. Ritengo che l’Università debba svolgere anche il ruolo di custode e memoria del passato con iniziative che rafforzino il legame fra la città ed il suo Ateneo”.

Nel secondo appuntamento, che si soffermerà su “Le costruzioni ferroviarie Reggiane” previsto per questo pomeriggio alle ore 17.00 presso il Padiglione Buccola della Facoltà di Ingegneria (via Amendola 2) a Reggio Emilia, si assisterà alla relazione del ing. Gabriele Savi.

“La mia presentazione di studio – afferma l’ing. Gabriele Savi – sarà incentrata sulla imponente gamma di rotabili, ovvero locomotive, carri e carrozze, prodotte tra il 1904, anno di costituzione delle Officine Meccaniche Italiane, ed il 1990, data che segnava la fine di tutte le costruzioni e riparazioni ferroviarie all’interno degli stabilimenti di via Agosti a Reggio Emilia. Saranno trattati aspetti tecnico-storici inerenti sia i rotabili, sia gli storici siti produttivi. Un viaggio veloce, partendo dalla locomotiva a vapore n°1 ‘Marco Emilio Lepido’, per concludere con i cinque prototipi elettrici gruppo E.402 FS del 1988”.