“Le Guardie Ecologiche della Legambiente – dichiara Massimo Becchi – sono presenti con i propri volontari all’iniziativa che si sta svolgendo sulle rive del Po, per affrontare nel miglior modo possibile, in collaborazione con le altre associazioni di volontari, alle memergenze di carattere idrogeologico che purtroppo periodicamente si ripetono sul nostro territorio”.

“Proprio poche settimane fa si è svolta a Reggio “Operazione Fiumi 2006″ una campagna della Legambiente nazionale in collaborazione con il dipartimento della Protezione Civile sul rischio idrogeologico, mettendo in risalto come la nostra Regione abbia ancora passi importanti da fare su pquesto versante, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione”.

“Tra i comuni della provincia sono Gualtieri e Reggio ad avere la situazione migliore – dichiara Stella Ferrari responsabile del gruppo di Protezione civile di Legambiente – classificandosi fra i primi nel rapporto Ecosistema Rischio 2006 della Legambiente: i piani di emergenza permettono infatti alla popolazione di sapere cosa fare e dove andare in caso di alluvione e di organizzare soccorsi tempestivi, elementi fondamentali per la mitigazione del rischio. Ma un buon sistema locale di protezione civile non può trasformarsi in alibi per non rendere il territorio meno fragile”.

“Ancora non vediamo – conclude Massimo Becchi – una seria ed efficace politica di prevenzione studiata su scala ampia e di bacino, che sappia coniugare la sicurezza dei cittadini con il rispetto degli ecosistemi fluviali. Una messa in sicurezza del territorio che riguarda i grandi fiumi ma anche l’immenso reticolo minore di fossi e torrenti, dove spesso si sono compiuti gli scempi più gravi, come costruzioni in alveo, escavazioni selvaggie e restringimenti delle sezioni di deflusso del corsi d’acqua”.