I consiglieri del gruppo della lega nord Maurizio Parma, Mauro Manfredini e Roberto Corradi, hanno presentato una risoluzione con la quale impegnano la Giunta ad esprimere “completa disapprovazione” nei confronti della legge finanziaria 2007, che definiscono “una manovra devastante per il Paese, per i cittadini e per le amministrazioni locali”, e a formalizzare tale dissenso al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti delle Camere e ai Capigruppo parlamentari.


Secondo i firmatari del documento, il provvedimento che a giorni inizierà l’iter legislativo in Parlamento prevede “tagli rilevanti” alle risorse destinate agli enti locali (quantificati in 4,3 miliardi di euro) che costringeranno questi ultimi “a programmare pesanti inasprimenti fiscali a carico dei cittadini, attraverso strumenti previsti proprio dalla manovra (quali: aumento della compartecipazione Irpef per i comuni, imposta di scopo, contributo comunale di ingresso di soggiorno)”.

Inoltre, relativamente a quanto la legge in questione dispone sul trattamento di fine rapporto “trasformato in una voce di entrata nel bilancio dell’Inps” – osservano ancora gli esponenti del Carroccio – “il Governo Prodi sta vanificando quanto realizzato dal precedente esecutivo, attuando un vero e proprio ‘esproprio proletario’ da parte dello Stato e mettendo in ginocchio il Nord, ossia la parte più produttiva del Paese”.
I consiglieri leghisti chiedono pertanto alla Giunta di invitare il Governo a ritirare la manovra finanziaria in questione “presentandone una più equa e in grado di favorire il reale sviluppo del Paese”.