Il Festival del Cinema di Brescello è presente a Venezia con un apposito stand, assieme al Foreign Film Festival di Ischia e alla Fondazione Luchino Visconti, in occasione dello svolgimento della 63° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.


Brescello, divenne all’inizio degli anni ’50, particolarmente importante per il cinema italiano, in quanto i film che vi si girarono, furono i primi al di fuori da Cinecittà, tanto da diventare, nell’immaginario dell’Italia del dopoguerra, una sorta di paese-simbolo (con la Chiesa, il Municipio, la piazza affollata per i comizi), il teatro del cambiamento dell’Italia e tutt’ora conserva questa peculiarità cine-turistica.


La presenza alla Mostra del Cinema di Venezia, vuole rappresentare un sincero apprezzamento per il cinema italiano, a cui, d’altronde, con il Premio “Regia-mondo piccolo cinematografico” da parecchi anni si sente vicino.

L’importante riconoscimento è stato assegnato lo scorso giugno a Florestano Vancini, mentre, in precedenza, era andato a Pupi Avati, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Davide Ferrario.


Da segnalare, inoltre, la collaborazione con “Academia Barilla”, per la promozione, lo sviluppo e la difesa dei valori culinari italiani, mediante l’occhio della cinepresa.
Con i Luoghi centrifughi del cinema – il rapporto Centro-Periferia, è stata avviata una sinergia con la “Fondazione La Colombaia di Luchino Visconti”, di Ischia, che ha portato a sviluppare il tema dell’Immigrazione e Intercultura nella Provincia italiana.


La presenza, quindi, del Festival cinematografico di Brescello alla 63° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci sembra particolarmente studiata per riflettere e far riflettere sui molti aspetti di quella “provincia”, di quella “periferia” che forse mai è stata così contemporanea, essendo, anche, ormai prossime le celebrazioni per il centenario della nascita di un grande scrittore e magnifico conoscitore di queste realtà, Giovannino Guareschi.