Il Piano provinciale per l’infanzia e l’adolescenza interviene su tre aree: tutela dei minori, affido e adozione. Per quanto riguarda l’adozione (sia nazionale che internazionale) si andranno a finanziare corsi di formazione per le coppie adottive. Per il 2006 ne sono già stati programmati 15. In cantiere anche corsi di formazione e di aggiornamento professionale per gli operatori delle èquipe specializzate nelle adozioni.

Di questo progetto fanno parte anche attività post adozione che riguardano gli aspetti educativi, sociali e sanitari dopo l’ingresso del bambino in famiglia. Questo progetto ha una ricaduta su tutto il territorio provinciale.

Per quando riguarda invece l’affido, gli interventi più significativi sono quelli che vanno sotto il nome di “reti” delle famiglie per l’accoglienza dei bambini, reti che si vogliono creare in ognuno dei sette distretti. L’obiettivo è quello di far crescere fra le famiglie un sistema di solidarietà, di reciprocità e di aiuto per la cura dei bambini. Ad esempio, l’accompagnamento a scuola o ad attività ludiche, sociali e sportive. In pratica, la rete dovrebbe funzionare come strumento di prossimità e di vicinato mettendo in atto forme di sostegno dei bambini di famiglie in difficoltà. Previste anche forme di affido part-time e la promozione di una “rete” che coinvolga oltre i bambini anche le loro madri. Le risposte di accoglienza saranno differenziate in rapporto ai nuovi bisogni: una particolare attenzione sarà dedicata ai minori stranieri, compresi quelli non accompagnati.

Sul versante della tutela dei minori numerosi sono gli interventi. I più significativi e innovativi sono quelli che promuovono le attività di prevenzione e di contrasto dei maltrattamenti e abuso dei bambini e degli adolescenti. In collaborazione con l’Università, è previsto un progetto per l’emersione del fenomeno pedofilia. Sempre sotto il titolo “minori” viene confermato il sostegno al progetto “mamme oltre il blu” che partito dal distretto di Carpi si è esteso anche ad altri distretti. Si tratta di una serie di interventi per contrastare il disagio (stress, malinconia, malessere, in alcuni casi depressione) che si manifesta nelle donne nella fase post parto (si calcola che ne soffra una percentuale che va dal 40 all’85 per cento).