La rocca dei Boiardo e il castello di Arceto sono due celebri e sontuose residenze Estensi, con origini probabilmente in epoca matildica. La tipologia architettonica e l’apparato decorativo sono stati formati prevalentemente tra Quattro e Settecento, quando i due complessi vennero a fare parte dei possedimenti di una delle più importanti famiglie dell’Italia Settentrionale.

Scandiano fu poi anche residenza della famiglia Boiardo, che diede i natali al poeta Matteo Maria, e che commissionò al pittore Nicolò dell’Abate importanti cicli di affreschi a soggetto mitologico.

Castello di Arceto
Martedì 4 luglio, ore 21.00
Il Castello di Arceto è nominato per la prima volta in una carta nonantolana dell’ 883. Esso fu poi riconosciuto ai Vescovi di Reggio Emilia dall’Imperatore Ottone I in una carta del 962. Dal 1414 il castello, con la corte e le terre dipendenti, seguì le vicende di Scandiano. Esso è uno dei pochi esempi rimasti nel nostro territorio di Rocca di pianura sorta su di un terrapieno ricavato con terra proveniente dalla escavazione di un fossato di forma ellittica. Nella corte interna, ben conservata, spicca l’oratorio di San Rocco, costruito nel 1570 dai marchesi Thiene. In particolare è da segnalare, all’interno del castello, lo scalone monumentale costruito dai marchesi De Mari nel 1750. Di recente ristrutturazione è una porzione del castello di proprietà comunale, inaugurato il 3 giugno 2000. Il restauro odierno ha teso a riportare gli spazi di proprietà comunale ad una facile leggibilità dei segni emersi ad una loro godibilità sensoriale, utilizzando campiture neutre che inglobano i lacerti di origine. Particolare attenzione è stata posta nel rifacimento delle pavimentazioni: lastre in cotto artigianale posate in formati e texture compatibili o uguali al dato originario.

Rocca dei Boiardo
Mercoledì 5 luglio, ore 21.00
Visita Guidata tematica: La storia più antica: la nascita del castello, lo sviluppo del borgo nel panorama storico del territorio reggiano.
La Rocca di Scandiano è la prima cellula edilizia del paese ed è stato, per otto secoli, il simbolo del suo potere politico. Il complesso architettonico, che si sviluppa su una superficie di 5000 mq., ha subito nel tempo molti rifacimenti. Esso infatti, nato nel 1315 come edificio difensivo con i Da Fogliano, fu trasformato in dimora signorile dalla famiglia Boiardo (1423-1560) ed infine in palazzo rinascimentale dai marchesi Thiene (1565 – 1623) e dai principi d’Este (1645-1726).
Nell’edificio convivono e si possono ammirare strutture architettoniche medievali (torre pusterla dell’ingresso nord e archetti pensili del cortile), rinascimentali (portico del cortile) e barocche (scalone, bifore, architravate del cortile, decorazioni a stucco dell’appartamento estense). Tutta la storia di Scandiano e della sua gente si è svolta all’interno del castello. In una stanza del primo piano dell’edificio, nacque il poeta Matteo Maria Boiardo; nei sotterranei era solito compiere i suoi esperimenti il grande Lazzaro Spallanzani. Alloggiarono al castello il poeta Francesco Petrarca, il riformatore Giovanni Calvino e Papa Paolo III. Qui, il 10 ottobre 1796, si inneggiò alla libertà e a Napoleone e si aderì alla Repubblica Reggiana. Sempre all’interno di questo castello, l’11 marzo del 1860, si svolse il plebiscito che sancì l’annessione di Scandiano al Regno di Sardegna.

Modalità di partecipazione:

La partecipazione è gratuita e non è necessaria la prenotazione.

È sufficiente presentarsi all’ingresso del castello all’orario indicato.
Info: Archeosistemi Società Cooperativa, tel. 0522.532094 0522.531986, e-mail.