Volevamo essere presenti in Consiglio Comunale per dare il nostro contributo all’adozione del PSC.
E fino all’ultimo abbiamo fatto il possibile per garantire il voto compatto di tutta la Margherita.


Ma purtroppo la poca chiarezza e le scarse garanzie sulla democrazia interna al partito, di fronte ad un tavolo dell’unione che sul PSC era già saltato, hanno impedito di partecipare al voto.


Per noi cattolici impegnati dentro il centro sinistra l’adozione del PSC significava anche ricominciare finalmente a fare politica nella Margherita e rilanciare così tutta la coalizione mediante un rafforzamento della parte più moderata.
Come tutti sanno dentro la Margherita di Sassuolo c’è molto movimento. C’è chi ha timore di perdere la propria posizione verso la città e si trincera dietro commissariamenti e riduce a zero il già asfittico dibattito interno. E questo malgrado l’intensa attività associativa (sia in termini di circoli che di iscritti) e la richiesta di un Congresso per il rinnovo delle cariche istituzionali.
In linea generale noi pensiamo che una Margherita più rappresentativa di quello che è ora giovi a tutto il centro sinistra.
Per questo vediamo come una ricchezza la richiesta di adesione al gruppo consiliare della Margherita Uniti per Sassuolo del Consigliere eletto nella lista civica Progetto Sassuolo A.P.D. (lista collegata all’Area Popolare Democratica, movimento politico di cattolici democratici). Questi ragazzi ancora oggi aspettano risposta ad una loro richiesta di entrare nel gruppo consiliare protocollata in data 31 maggio.
E questo dato tra tanti, solo per rappresentare uno stato di cose. Il movimento A.P.D. peraltro è già presente a livello nazionale negli organi federali della Margherita e quindi a nostro avviso non dovrebbero esserci problemi per un loro ingresso nel gruppo.


Purtroppo la scelta del silenzio, che noi assolutamente ci pare pilatesca, rischia di schiacciare ulteriormente la Margherita di Sassuolo su posizioni ancora più laiciste di quelle che già sono emerse da molte prese di posizione della maggioranza del gruppo consiliare.
Il rischio vero è quello che temiamo e cioè che queste scelte allontanino sempre di più dal mondo degli oratori, dei movimenti e delle parrocchie a cui noi facciamo riferimento e che hanno sostenuto la nostra candidatura. Ma coloro che hanno votato margherita, coloro che hanno la nostra stessa sensibilità non abbiano timore che pur non avendone votato l’adozione, non faremo mancare le nostre idee per migliorare questo PSC in sede di approvazione – anche e soprattutto – rilanciando l’azione amministrativa del nostro Sindaco Graziano
Pattuzzi e di tutta la giunta a partire dal prossimo bilancio preventivo 2007 su cui non mancheremo di rappresentare i temi cari al nostro mondo.


Corrado Scalabrini
Fabrizio Tincani