A un anno esatto dalla giornata di studi dedicata a Franco Allegretti, 25 anni dopo la morte, si tiene la presentazione degli atti raccolti sotto il titolo ‘Carissimo avvocato’, quinto volume della serie “Quaderni della Biblioteca Poletti”.

Il libro, a cura di Meris Bellei e Carla Barbieri, raccoglie le partiti più significative di diversi interventi. Quello del Sindaco, Giorgio Pighi, mette in luce l’impegno civile e alcuni interessanti aspetti dell’attività professionale di avvocato di Allegretti, già appartenente al movimento antifascista Giustizia e Libertà e, nel dopoguerra, alla breve esperienza del Partito d’Azione prima e successivamente del P.S.D.I. modenese.
Il prof. Emilio Mattioli, invece, esamina l’Allegretti scrittore e soprattutto critico d’arte nei testi introduttivi dei cataloghi della saletta degli Amici dell’arte. Mario Bertoni sottolinea il ruolo che Allegretti svolse nel tentativo di “sprovincializzare” l’associazione degli Amici dell’arte e, più in generale, l’ambiente culturale modenese.
Stefano Bulgarelli mette in relazione l’attività della “Saletta” con quella dei principali caffè storici italiani di quel periodo. Rosaria Campioni sottolinea l’importanza degli archivi culturali privati conservati nelle biblioteche.
Carla Barbieri, infine, ripercorre il lavoro di catalogazione che ricongiunge virtualmente la biblioteca personale di Allegretti donata dagli eredi al Comune di Modena e suddivisa fisicamente tra Biblioteca Poletti e Biblioteca Delfini. Questo intervento, in particolare, mette in luce il lungo e vasto lavoro, tuttora in corso, di valorizzazione dell’importantissimo carteggio, per molti aspetti ancora inedito, costituito dalla corrispondenza tra Allegretti e i maggiori artisti e critici del Novecento italiano.

Già lo scorso anno la Biblioteca aveva messo in rete nel suo sito oltre 700 lettere inedite, tra le più importanti inviate ad Allegretti (tra i tanti: Roberto Longhi, Francesco Arcangeli, Luciano Anceschi, Afro, Felice Casorati, Filippo De Pisis). Nell’ultimo anno si sono aggiunte le trascrizioni di oltre 300 lettere scritte da Allegretti a questi illustri corrispondenti.
Il lavoro da compiere è ancora lungo, ma sicuramente indispensabile per far conoscere un archivio importante per la storia dell’arte e, in generale, della cultura nazionale al di fuori degli angusti limiti della storia dell’arte locale.