“Devo farmi visitare dal primario, naturalmente a pagamento, per ottenere in fretta l’intervento di cui ho bisogno?” Se lo domanda, con tono tra l’ironico e il polemico, una pensionata modenese di 70 anni che aspetta da tempo di farsi asportare da una mano un piccolo corpo estraneo che le provoca molto fastidio anche solo sfiorandolo.

La donna ha inviato una lettera al sindacato pensionati Fnp-Cisl di Modena dopo aver letto sui giornali le denunce del sindacato di Palazzo Europa relative ai lunghi tempi di attesa per determinate visite e prestazioni.

“Sei mesi fa questa nostra iscritta è stata inviata dal suo medico al Policlinico per una visita e il relativo piccolo intervento chirurgico – raccontano i dirigenti Fnp – Il sanitario che l’ha visitata le ha suggerito di rivolgersi al reparto della chirurgia della mano; da quel momento è cominciata la sua storia infinita. A dicembre 2005 è stata inserita in un elenco di pre-prenotazione che prevedeva a settembre 2006 la determinazione della data dell’appuntamento e, non prima di dicembre 2006, la visita e il relativo, probabile intervento chirurgico”.

Lo scorso aprile la donna ha chiesto una verifica della sua situazione; il Policlinico le ha confermato la pre-prenotazione di settembre, ma le ha anticipato che, contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo, sarà molto difficile ottenere entro la fine del 2006 l’appuntamento per la visita e l’operazione.

“E’ vero che la sua patologia, assai dolorosa, non è del tutto invalidante, – ammette la Fnp-Cisl – ma questa donna ha comunque il timore che il suo problema possa nel frattempo degenerare. Cosa deve fare per abbreviare la sua attesa?
Spendere almeno 150 euro per farsi visitare dal primario?”

La stessa pensionata afferma nella sua lettera che le risposte rassicuranti fornite nei mesi scorsi dalle istituzioni sanitarie sono spesso lontane dalla realtà. “Prima di dichiarare che va tutto bene – conclude la donna – i dirigenti sanitari dovrebbero documentarsi meglio”.