Gli ‘importanti’ rinvenimenti della città romana emersi a Modena durante lavori di scavo in Piazza Roma, potrebbero rappresentare la possibilità di realizzare un sito archeologico tale da rilanciare il turismo culturale cittadino.

Lo evidenzia in una interrogazione il consigliere regionale di FI Andrea Leoni, sottolineando che procedere con la prassi già utilizzata in passato in caso di ritrovamenti archeologici, vale a dire fotografare i reperti per poi seppellirli nuovamente, significherebbe “perdere una straordinaria ed irripetibile occasione”, anche perché Modena sarebbe l’unica città dell’Emilia-Romagna senza un “piano organico di scavi”.

Considerando che il proseguimento degli scavi e la realizzazione di un sito archeologico avrebbero registrato ampia condivisione anche fra le maggiori organizzazioni economiche ed imprenditoriali cittadine e che questo progetto necessiterebbe di investimenti finanziari significativi, Leoni chiede alla Giunta regionale se confermi l’importanza e l’eccezionalità di questi ritrovamenti, se concordi nel ritenere opportuni il proseguimento degli scavi e la realizzazione di un sito archeologico, se ritenga veritiero il fatto che Modena è l’unica città della regione a non avere un piano organico di scavi e, in caso di risposta affermativa, per quali ragioni ed infine se e quali azioni intenda intraprendere, anche di natura economica, per valorizzare il notevole patrimonio storico e culturale riaffiorato.