Per accompagnare gli operatori commerciali in un percorso di crescita professionale che porti anche ad una evoluzione dell’offerta di beni e servizi e ancor più di situazioni e luoghi in cui percepire l’“emozione dell’acquisto”, Confesercenti Carpi promuove un corso di Marketing Sensoriale.

Con 26 ore di lezione frontale in aula e 6 ore di project work, con l’applicazione pratica del tema in un contesto organizzativo definito, il corso – rivolto a tutti gli operatori commerciali carpigiani interessati – si propone di stimolare gli imprenditori a valutare meglio l’idea della realizzazione nella nostra città di un Concept Store, la formula più innovativa di negozio, ispirato dal marketing sensoriale, che non si specializza in un prodotto o in una gamma di prodotti ma nella coerenza dell’offerta alla filosofia ed al target che viene attribuito al negozio stesso.

“In una società matura come la nostra – spiega il direttore di Confesercenti Carpi, Daniele Cavazza – l’esperienza dell’acquisto è, nella quasi totalità dei casi, legata a fattori più attinenti alla voluttuarietà che non al bisogno. Anche l’appropriarsi di un bene materiale per il puro ‘voler avere’ è sempre meno la molla che fa scattare la decisione di acquisto. Per questo quando acquistiamo vogliamo affermare il nostro status, identificarci in modelli. Oppure, quando il comportamento è più consapevole, cerchiamo di soddisfare desideri quali quello di vivere un momento di relax, di appagamento del nostro senso estetico, cerchiamo di staccarci da problemi, ansie e stress, vivendo un momento tutto nostro nel quale proiettare negli oggetti che acquistiamo la nostra sensibilità, la nostra cultura il nostro gusto”.

Per questo motivo, come concordano studiosi ed esperti del settore, è molto importante il contesto nel quale avviene l’acquisto.

“I luoghi esterni – continua Cavazza – devono essere accoglienti ed invitanti, animati ma non caotici, luminosi ma non accecanti, musicali ma non rumorosi. Lo stesso deve avvenire all’interno del punto vendita: in questo luogo le luci, i colori, la musica ed anche i profumi e gli odori devono essere coerenti con ciò che si propone: non sono solo oggetti, ma emozioni. Per questo chi entra nel punto vendita deve poter soddisfare i propri sensi, dalla vista, senso sul quale si sono concentrate finora le tecniche di marketing quali il visual merchandising, al tatto, dall’udito, all’olfatto fino al gusto e non solo per i generi alimentari”.