Stato di agitazione a Villa Pineta, la casa di cura a Gaiato di Pavullo specializzata in patologie cardio-respiratorie. Lo stato di agitazione del personale è stato proclamato dai sindacati di categoria Fisascat-Cisl e Fp-Cgil di Modena a causa – affermano – “della totale indisponibilità della proprietà a sottoscrivere il contratto aziendale”.

“La direzione aziendale, assistita dalla Confindustria, per oltre un anno si è dichiarata pronta a firmare un accordo di carattere normativo, chiedendoci di elaborare un testo su cui discutere – spiega Elmina Castiglioni, segretario provinciale aggiunto della Fisascat-Cisl – Ebbene, il 15 novembre 2005 abbiamo presentato il testo e il 15 maggio scorso, cioè sette mesi dopo, la direzione aziendale ha comunicato il suo rifiuto a confrontarsi sui contenuti con sindacati e Rappresentanze sindacali interne”.

La vertenza riguarda i 50 lavoratori, 35 dei quali addetti all’assistenza di base, ai quali è applicato il contratto Anaste (Associazione nazionale strutture terza età).
Per costoro Fisascat-Cisl e Fp-Cgil chiedono alla proprietà di istituire un salario variabile aziendale, di evitare l’utilizzo improprio delle ferie maturate dai lavoratori, di formalizzare regole certe per le sostituzioni, di riconoscere la retribuzione delle ore di formazione per la riqualificazione professionale utilizzate dai dipendenti.
Richieste alle quali, finora, Villa Pineta ha opposto un netto rifiuto, obbligando i sindacati e le Rsa a proclamare lo stato di agitazione del personale.